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Acqua, natura e fruizione: ecco le direttrici su cui si basa il grande progetto di riqualificazione del bacino idraulico dei Regi Lagni, presentato ieri pomeriggio presso la sala De Sanctis di Palazzo Santa Lucia. Il Masterplan redatto da Andreas Kipar, l'architetto paesaggista tedesco tra gli artefici della mutazione della Ruhr (dove c'erano le acciaierie e le cockerie adesso c'è un parco naturalistico), prevede la mutazione dei Regi Lagni in un «giardino d'Europa» recuperando quel compito di sviluppo che i governi vicereale e borbonico avevano affidato ai canali di bonifica realizzati intorno al 1610 per porre rimedio ai danni delle continue inondazioni del fiume Clanio e che invece da tempo si sono trasformati in una fogna a cielo aperto lunga 57 chilometri dove si ritrova di tutto, uno dei principali fattori di inquinamento del litorale domizio. Con il presidente della giunta Vincenzo De Luca, presenti il commissario straordinario del Consorzio di bonifica del Volturno Francesco Todisco, l'assessore al governo del territorio Bruno Discepolo e l'architetto Matteo Pedaso dello studio Land di Milano. Due progetti iniziali che valgono 40 milioni di euro del contratto istituzionale di sviluppo CIS Terra dei Fuochi finanziato a gennaio dall'allora ministro per il Sud Mara Carfagna. In sala alcuni dei sindaci che hanno sottoscritto il patto.
«È un risultato voluto proprio dai sindaci per costruire un territorio unico - ha detto Francesco Todisco - l'indirizzo che abbiamo dato ai progettisti è quello di costruire una infrastruttura lenta, di garantire la sicurezza idraulica non grigia ma blu e verde».
«Abbiamo avviato un progetto straordinario, ci aspetta un lavoro immenso - ha detto il presidente De Luca - per non parlare mai più di Terra dei fuochi. Lavoriamo sui grandi progetti strategici che riguardano il futuro, lavoriamo sull'ambiente, sotto l'aspetto idraulico per prevenire gli allagamenti e per la messa in sicurezza del territorio. Dobbiamo credere nella possibilità di bonificare questo territorio - ha aggiunto - questo progetto realizzato porta turismo, agricoltura e aziende agricole di qualità, oltre a sviluppo e occupazione». Per De Luca però c'è bisogno di coinvolgimento e compartecipazione dei cittadini con la crescita del senso civico e della legalità:
«Mai più rifiuti abbandonati, servono controlli rigidi», ha avvertito rivolgendosi ai sindaci. Il bando nel 2023, l'affidamento avverrà in totale trasparenza con sottoscrizione di protocolli di legalità. Nel 2027 la conclusione dei lavori. Cinque anni per vincere l'ultima sfida di rinascita.
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Il Mattino