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Imprenditore sociale classe ’91, D’Errico è il fondatore di Opportunity Onlus, con la quale gestisce 3 beni confiscati alla camorra al Rione Sanità e coordina una grande rete di fondazioni, associazioni e imprese sociali in tutta la Provincia di Napoli.
“Amo e odio questa terra che mi ha rubato un nonno, ucciso dalla camorra per essersi rifiutato di pagare il pizzo” scrive in una lettera aperta, in riferimento all'omicidio di Lucio D'Errico, titolare di un’azienda di materiale elettrico alla Doganella. “Ma questa città mi ha anche regalato l’amore vero” parlando della giornalista Maria Prisco, sempre al suo fianco. “Ora, lo so, la politica ci dà il disgusto, ma se la lasciamo fare solo a chi è potente o ‘figlio di’ qualcuno, non cambierà mai nulla. In questi anni abbiamo recuperato beni confiscati alla camorra e restituito spazi ai bambini e ai poveri della città con la nostra Onlus, ma l’attivismo da solo non basta più, davanti ai grandi problemi che abbiamo davanti”.
Le azioni di Davide hanno fatto parlare i telegiornali di tutto il Paese. L’ultima in ordine di tempo è stata l’inaugurazione del primo “Vicolo della Cultura” in Italia, a via Montesilvano: dove prima c’erano spacciatori oggi ci sono libri e opere d’arte. Molto attivo sui social, conta 60mila follower su Facebook, dove lancia campagne come “Una grande comunità contro la camorra” e i video contro politici e giornalisti del Nord che umiliano il Sud, che hanno registrato anche milioni di visualizzazioni. L’ultimo in ordine di tempo contro chi si candida con la Lega in Campania. E ancora negli anni si è fatto apprezzare per aver realizzato in tutta la regione tante giornate di pulizia e giardinaggio con migliaia di volontari nelle zone più abbandonate.
Adesso al grido “Arrevotiamo!” presenta le sue proposte: un “Piano Marshall” per la dispersione scolastica e i bambini del Sud, il “lanciafiamme” contro chi inquina, riportare a casa i giovani talenti, restituire alla comunità i beni confiscati alla camorra, candidare Napoli Capitale della Cultura, un servizio obbligatorio di pubblica utilità per chi usufruisce del Reddito di cittadinanza e una progettazione europea di cittadinanza.
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Il Mattino