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Camion dei rifiuti provenienti da Napoli respinti a Bergamo: è la prima conseguenza della sentenza del Consiglio di Stato che ieri ha bocciato il ricorso presentato dalla Regione Campania e dalla società Italcave contro lo stop ai viaggi della immondizia.
Una sentenza ancora tutta da interpretare e che potrebbe lasciare aperta la possibilità di smaltire fuori regione e senza il sì preventivo delle amministrazioni quella parte di frazione umida destinata agli impianti di recupero, ma che certamente blocchera le 400 tonnellate che da Napoli e Battipaglia viaggiano verso le discariche. La situazione, però, non preoccupa Enrico Angelone, amministratore unico della società provinciale, la Sapna, che provvede allo smaltimento dei rifiuti di Napoli e Provincia: «Sostituiremo le discariche con gli impianti di recupero», dice.
I rifiuti solidi urbani, infatti, non possono essere trasferiti fuori regione senza la preventiva autorizzazione della Regione che li riceve. La Campania, invece, aveva sostenuto di poter esportare la propria spazzatura perché questa viene lavorata dagli Stir. La frazione secca e quella umida prodotta dagli impianti di tritovagliatura vengono classificati come rifiuti speciali. Ma il Tar, che li ha esaminati, sostiene che quella che produciamo resta solo immondizia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino