È vero, il lockdown ha invogliato a svuotare cantine e a fare lavoretti in casa che nessuno di solito fa perché in questi giorni si è in ferie - vista la...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Napoli, sversa tre tonnellate di rifuti in strada: ripreso dai video e denunciato
LA MAPPA
Tant'è, quel frigorifero al centro della strada dello shopping - via Toledo - sfregiata da quello che sembra un totem, simboleggia lo spirito di una città abbandonata a se stessa e fa male. Non l'unico segno di degrado perché quelle 700 tonnellate sono distribuite per tutta Napoli, come a via Oberdan a quattro passi da piazza Matteotti. Alla Sanità dove dal mobilio, ai motorini passando per ceramiche e materassi si potrebbe addirittura organizzare un mercatino dell'usato o del vintage. E poi le periferie le più tartassate in assoluto scontano, paradossalmente, una ricchezza che nel centro di Napoli non c'è: lo spazio. Che però viene immediatamente trasformato in discarica abusiva e terra di nessuno. Da Pianura a Scampìa, da Ponticelli a San Giovanni a Teduccio lo scenario non cambia. Non solo ingombranti, comunque, a sfregiare Napoli in questa estate strana dove si rinnovano gli appelli all'igiene per contrastare il Covid e poi si hanno le strade dove lo spazzamento è un miraggio, e la raccolta dei rifiuti procede lentamente. Un peccato pure per Del Giudice che personalmente si è messo a pulire le caditoie insieme a una pattuglia di operai Asìa.
IL DOSSIER
Il consigliere regionale dei Verdi-Europa Verde Francesco Emilio Borrelli e Salvatore Iodice, consigliere municipale del Sole che ride, hanno realizzato anche un dossier sulle situazioni più critiche. Con tanto di foto. «Nelle ultime settimane i rifiuti ingombranti - spiegano - stanno invadendo Napoli, non vi è quartiere della città che sia estraneo a questa problematica. Dal centro storico, ai Quartieri Spagnoli, al rione Sanità, passando per Pianura, le strade cittadine sembrano essere diventate dei depositi e delle discariche per materiali abbandonati e dismessi, in uno scenario degradante e poco rassicurante». I due ambientalisti ammoniscono: «Bisogna evitare crisi o emergenze. Chiediamo urgentemente che siano attivate campagne educative e punitive nei confronti di tutti gli incivili e i cialtroni che abbandonano rifiuti e materiali in modo illecito nelle strade ed inoltre è necessario procedere a controlli, denunce e sanzioni pesanti contro quei criminali che inquinano le nostre strade ed il nostro territorio. Nel periodo estivo poi i rifiuti per strada creano ancora più disagi se causano cattivi odori. Saremo attivi anche a Ferragosto per aiutare le Istituzioni a fermare questi soggetti. Bisogna fare multe e denunce severissime e rapidamente».
IL COMUNE
La replica tocca ancora a Del Giudice: «Metteremo più cassoni - racconta - nelle isole ecologiche che saranno aperte tutto il mese e stiamo cercando di allungare gli orari di chiusura alle 18. In questo modo si aumenta la ricezione da parte delle isole ecologiche, poi però tocca anche ai cittadini fare il loro dovere. Sulla questione ingombranti ho fatto una riunione con Asìa, speriamo che la cose migliorino». L'assessore all'Ambiente fa notare un dato che fa molto riflettere. «Abbiamo avuto solo nel mese di luglio 6mila richieste telefoniche per il ritiro degli ingombranti. È chiaro che con il lockdown la gente non è uscita e si è messa a fare lavori in casa generando molto materiale di risulta». Del Giudice conclude così: «In Asìa ogni mese almeno una decina di operatori vanno in pensione, siamo meno di 1800, ma non tutti operativi, l'età media è molto elevata. A settembre o si fa un concorso oppure la raccolta rifiuti sarà sempre più difficile da effettuare». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino