Sassaiola e colpi di mazza contro l’autobus di una scuola calcio nella Sanità. Spaccanapoli Sporting – Caravaggio/Barone calcio doveva essere solo una partita...
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LA DENUNCIA
Su Facebook con la squadra di Barra che ha riassunto così quanto avvenuto: «A pochi metri dal campo, più motorini, hanno circondato il pulmino che trasportava la squadra, lanciando pietre verso il pulmino stesso e nei vetri frantumandoli. Inoltre, scendendo nella Sanità hanno affiancato il bus con mazze e bottiglie di vetro. Il tutto mentre lo staff chiamava tempestivamente i carabinieri mettendoli al corrente di quanto stesse accadendo, anche se i carabinieri stessi li hanno raggiunti solo telefonicamente accertandosi che il pulmino fosse riuscito ad uscire dal quartiere. Una vergogna allo stato puro, un insulto all’intelligenza calpestando uno sport bellissimo che dovrebbe solo portare sorrisi e gioia. Ci siamo apprestati a fare la denuncia alle forze dell’ordine riconoscendo, tra l’altro, sui tanti motorini presenti, anche alcuni giocatori appartenenti alla squadra avversaria, che poco prima avevano preso parte alla gara sopra citata».
La denuncia è di Giorgio Scarpa, presidente della formazione di Barra: «Quello che è accaduto è contro tutto quello in cui crediamo e non è la prima volta che succede al San Gennaro dei Poveri perché anche altre squadre ci hanno parlato di episodi simili. Si tratta di un attacco premeditato. Il pulmino ed i vetri si riparano, ma il ricordo di una domenica così triste non potrà mai essere cancellato con ragazzi impauriti e staff basito da così tanta inadempienza generale».
IL FALLIMENTO
Se la reazione del Barone Calcio è dura lo è ancor di più quella dello SpaccaNapoli Sporting. «Se ci sono nostri ragazzi tra gli aggressori significa che abbiamo fallito - dice Laura Salzano, dirigente della società della Sanità - Il nostro è un progetto nato cinque anni fa per offrire qualcosa di diverso ai ragazzi del quartiere. Attraverso i valori e lo sport pensavamo di esserci riusciti. Offrivamo tutto gratis, dalle visite mediche all’iscrizione ed abbiamo raggiunto anche punte di 500 ragazzi che, complice anche qualche altra scuola calcio a cui non piaceva il nostro lavorare gratis, sono diminuiti. Questa vicenda ci trova dispiaciuti per primi. Avevamo chiesto anche la presenza dei carabinieri, così per evitare problemi, ma questa non è avvenuta. Saremo inflessibili dopo le dovute indagini. Chi ha sbagliato verrà espulso, tutta la nostra vicinanza ai ragazzi ed alla dirigenza di Barra con cui c’è un ottimo rapporto che non cancella il fatto di sentirsi sconfitti». Sulla vicenda la denuncia del consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. «Qualora le accuse dovessero essere confermate possiamo affermare che questi soggetti non hanno nulla a che vedere con lo sport. Non sono giovani calciatori ma giovani delinquenti e devono essere identificati e puniti dalle forze dell’ordine. Anche la Figc deve dare un segnale forte. In seguito all’identificazione tutti i colpevoli devono essere squalificati a vita. I violenti restino lontani dai campi sportivi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino