Riordino 118, scontro Pd-M5S: mozione bocciata in Consiglio regionale

Riordino 118, scontro Pd-M5S: mozione bocciata in Consiglio regionale
Battuta d'arresto per il riordino del 118 in Campania: non passa, in Consiglio regionale, la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle per accelerare sulla riforma programmata...

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Battuta d'arresto per il riordino del 118 in Campania: non passa, in Consiglio regionale, la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle per accelerare sulla riforma programmata dal Piano ospedaliero. Obiettivo ridare luce, priorità e attenzione a una prima linea delle cure ospedaliere logora e stanca. Le necessità e urgenze del 118 sono condensate nel lungo documento letto ieri in Aula dalla consigliera pentastellata Valeria Ciarambino. Un elenco nella sostanza condiviso da tutti, ma che si infrange sullo scoglio delle divisioni politiche. Stefano Graziano (Pd), presidente della commissione Sanità, pur non esprimendosi in disaccordo sul merito delle questioni sollevate, invita il gruppo 5 Stelle a riproporre la mozione nella sede politica ritenuta propria, ossia la Quinta Commissione Sanità. In gioco una primogenitura a cui nessuno rinuncia. A votare no è tutto lo schieramento di maggioranza e la mozione (assimilabile a poco più che un ordine del giorno) capitola sotto una selva di no.

 
Defilata in ascolto la sparuta pattuglia di operatori del 118 dopo il voto abbandona l'Aula. Lo stesso Graziano li raggiunge nei corridoi provando a spiegare le ragioni politiche del diniego e dicendosi pronto a portare avanti in Commissione tutti i nodi emersi. «La maggioranza in Consiglio regionale ha offeso i diritti degli operatori del 118 - tuona Ciarambino - e dimostrato che squallide manovre elettorali continuano a prevalere sull'interesse dei cittadini. Il consigliere Graziano ha fatto intendere chiaramente di voler rinviare il tema ai lavori della Commissione che presiede da appena qualche settimana, con il solo obiettivo di volersi intestare un provvedimento su una materia di cui non si è mai occupato. L'interesse di bottega viene prima dell'assistenza ai cittadini». «L'unica cosa squallida e ipocrita vista oggi in Consiglio regionale è rappresentata dal mancato ritiro della mozione sul 118 da parte del Movimento 5 Stelle - replica Graziano - il voto unanime sulle altre mozioni dimostra che la maggioranza non ha pregiudiziali rispetto a proposte che arrivano dalle opposizioni. Siamo di fronte a temi che non hanno colore politico. Sul 118 e la rete dell'emergenza avevo chiesto alla collega dei 5 Stelle di ritirare il documento perché la Commissione, che guido da circa un mese, ha iniziato ad occuparsi di questo tema, il primo che ho voluto affrontare. Dopo l'audizione delle scorse settimane siamo pronti per una risoluzione che offra soluzioni concrete alle tante carenze che attanagliano il settore, in primis quella relativa al personale. Avevamo offerto collaborazione, ma evidentemente l'unico interesse dei 5 Stelle era rivendicare l'approvazione del documento per strappare clic e like sui social o titoli sui giornali».


I problemi del 118 in Campania sono annosi ed irrisolti: l'attuale assetto del 118 in Campania vede al lavoro molti diversi profili di personale in convenzione e non tra cui guardie mediche che 20 anni fa hanno seguito un corso di formazione regionale per l'emergenza ma oggi esclusi dai concorsi per carenza di titoli col paradosso di essere però impiegati sul campo anche nei pronto soccorso e comunque con esperienza e meriti alle spalle. «La nostra mozione - prosegue Ciarambino - era tesa a dare uniformità a un servizio oggi per la gran parte svolto da volontari. Bisogna procedere alla creazione di piante organiche, adeguando il personale del 118 al reale fabbisogno e tenendo conto che parte di esso è stato trasferito nei pronto soccorso. Avremmo voluto impegnare De Luca a dare attuazione a quanto previsto dal piano ospedaliero - conclude Ciarambino - istituendo una struttura di coordinamento regionale. Serve, per questo, una gestione integrata del personale medico e infermieristico e la garanzia della partecipazione dei medici di continuità assistenziale alle attività di emergenza per i codici bianchi e verdi. È necessario, inoltre, adeguare il numero delle ambulanze, in considerazione anche delle condizioni di viabilità in alcune aree interne». In effetti la materia, in quanto parte del Piano ospedaliero, sarebbe anche sotto la diretta competenza della struttura commissariale tra l'altro da mesi al lavoro su un decreto attuativo ad hoc. Decreto che, a questo punto, potrebbe avere la meglio sui tempi del Consiglio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino