Lite tra commercianti e venditori ambulanti degenera in rissa, 30enne ferito all'addome da una pugnalata finisce in ospedale. È il bilancio dell'ultima mattinata di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il prologo della lite si è registrato ieri mattina, quando già i toni della discussione si erano infiammati, anche se solo verbalmente. In prossimità dello spacco pomeridiano, attorno a mezzogiorno, i due fratelli di 30 e 39 anni sarebbero tuttavia tornati in scooter per ribadire il concetto. Il passo verso le vie di fatto è stato breve, con uno dei due centauri che avrebbe - stando alla ricostruzione degli investigatori - spintonato con il casco il figlio 44enne del venditore ambulante. In tutta risposta quest'ultimo, dopo aver recuperato una mazza da baseball dall'abitacolo, si sarebbe scagliato contro i due «rivali» dando inizio alla rissa. Solo a quel punto il padre, un signore di 67 anni, si è intromesso nel parapiglia armato di coltello per ristabilire la parità numerica e dare manforte alla prole.
Botte da saloon in strada e pieno giorno, inevitabilmente conclusesi con il ferimento a sangue all'altezza dell'addome del più piccolo dei fratelli proprietari del negozio: il 30enne è stato soccorso dal 118 e trasportato in codice rosso presso l'ospedale del Mare. Qui, il tempestivo intervento della polizia del commissariato di San Giorgio, allertata dal personale medico, ha permesso di ricostruire nel dettaglio l'accaduto. Gli agenti, coordinati dal primo dirigente Pasquale Toscano e del commissario Elio Manna, hanno fermato gli altri tre protagonisti dell'episodio per rimettere insieme tutti i pezzi del puzzle. Alla fine tutti sono stati denunciati a piedi libero con l'accusa di rissa aggravata con lesioni, compreso il giovane che ha avuto la peggio nello scontro. Il ferito non è in pericolo di vita.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino