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L'iniziativa
«L'autonomia e l'indipendenza del magistrato come garanzia dell'equilibrio dei poteri nell'assetto democratico delineato nella Costituzione italiana»: è stato il tema intorno al quale si sono confrontati i relatori del dibattito promosso dall'Associazione magistrati. A spiegare l'impronta non istituzionale data all'evento è Ida Teresi: «È l'adempimento di un mandato assembleare, perché a fine novembre noi magistrati associati ci siamo incontrati a Roma, per discutere dei temi delle riforme e dell'impatto che potrebbero avere sull'assetto costituzionale della magistratura.
I temi
Ad aprire l'incontro Roberto Saviano, che si è soffermato sul rapporto tra criminalità organizzata e magistratura. «O meglio come i giudici vengono visti dai criminali. Dipende dall'epoca, ad esempio tra gli anni '70 e '80 il giudice veniva visto come comprabile, e chi non lo era veniva ammazzato. Le cose sono cambiate negli anni, ma secondo molti criminali continua a essere necessaria l'avvicinabilità per ammorbidire il giudice. Come? Con la sua famiglia, fratelli, cugini, fidanzate ed è il metodo che le organizzazioni criminali credono di poter utilizzare, invece è molto difficile specie nel penale». Un altro aspetto, prosegue l'autore di “Noi due ci apparteniamo” in uscita ad aprile sui rapporti tra sesso e mafia, «è come la carriera sia un modo per allontanare il magistrato dalle indagini, quando diventa troppo famoso con interviste, iniziando a fare politica e ad allontanarsi dai fatti. Quindi uno strumento per liberarsi del magistrato bravo è fargli fare carriera, come avviene con i giornalisti». Dopo aver ricordato il sacrificio di Annalisa Durante (di cui tra poco ricorrerà il ventennale), Saviano ha affrontato il tema intercettazioni, ribadendo che è fondamentale regolamentarle: «Non si può tuttavia pensare che regolamentare significhi cassare la possibilità per un giornalista di accedervi». Infine lo scrittore si è detto contrario all'autonomia differenziata, definendola «una forma di sabotaggio reale. Il sud Italia pagherà un prezzo altissimo». Leggi l'articolo completo suIl Mattino