«Bisogna fare presto». Come nei giorni del terremoto in Irpinia, il ministro Sergio Costa chiede misure straordinarie e urgenti, il governo è mobilitato,...
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I medici Isde giudicano le misure insufficienti, annunciano una denuncia in Procura e accusano. A giudicare dalla nota diffusa ieri, alle 13.25, la situazione ambientale potrebbe apparire rassicurante. Ma proprio il commissario straordinario dell'ente regionale che si occupa del monitoraggio, Stefano Sorvino, avverte: «Sono dati ancora parziali e vanno letti con senso critico».
Il governo. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Vincenzo Spadafora, per primo, si precipita a Caivano: «Per capire, lavorare insieme e assicurare che il governo dimostrerà con i fatti che intende vincere questa battaglia». Il ministro dell'Ambiente Costa invia i carabinieri e spiega su Fb: «L'incendio mi preoccupa molto, un altro del genere reclamerebbe vendetta. Non possiamo permettercelo». Nella sua diretta social, Costa ribadisce di aver chiesto alle prefetture di accelerare per rendere siti sensibili gli impianti per lo stoccaggio dei rifiuti, in modo da «far scattare controlli supplementari», affidati alle forze dell'ordine. «Sono siti ad alto rischio ambientale e per la salute dei cittadini, è necessario agire con determinazione».
Si muove anche la Lega, come spiega il sottosegretario con delega per il Sud, Pina Castiello: «Ho direttamente interessato il ministro Matteo Salvini per gli aspetti legati alla sicurezza dell'area colpita. Il governo farà la propria parte. Perché non si verifichino più disastri come questi, occorrerà mettere in campo efficaci misure di controllo».
La polemica. Quanto ai veleni nell'aria, l'Arpac rende noto che «nell'area interessata dall'incendio i dati elaborati finora non mostrano superamenti dei valori limite». E, nella nota, il dirigente del servizio comunicazione, Pietro Funaro, aggiunge: «Le centraline di monitoraggio ubicate nell'area di interesse non hanno rilevato valori critici». Quelli sui ossidi di azoto e benzene, rilevati nelle prime ore di ieri, «mostrano concentrazioni lievemente maggiori, sebbene ampiamente entro i valori di soglia normativi, per condizioni meteo-ambientali favorevoli all'accumulo degli inquinanti».
C'è un report sul sito istituzionale. «Il dato è corretto, ma parziale e va interpretato con senso critico, nel senso che non esclude i pericoli», chiarisce Sorvino.
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Il Mattino