Rosa Gigante, mamma del salumiere tiktoker De Caprio uccisa in casa a Napoli: parla la superteste

Pianura, il processo sul delitto

La procura
Testimone in un processo per omicidio a 90 anni. E' toccato a una donna anziana rispondere alle domande, nel corso del processo che si sta celebrando dinanzi ai giudici della...

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Testimone in un processo per omicidio a 90 anni. E' toccato a una donna anziana rispondere alle domande, nel corso del processo che si sta celebrando dinanzi ai giudici della terza corte di assise di Napoli, per fare chiarezza sulla morte di Rosa Gigante, ammazzata in casa a Pianura, il 14 aprile dello scorso anno, a pochi giorni da Pasqua. Un processo a carico di Stefania Russolillo, attualmente detenuta nel carcere di Pozzuoli, difesa dagli avvocati Alfonso Trapuzzano e Annamaria Scarpa. La testimone ascoltata ieri era una vicina di casa della vittima. Ha risposto alle domande del pm Maurizio De Marco, mettendo a fuoco alcuni particolari: «Conosco Stefania Russolillo, in passato mi ha aiutato quando mio marito era allettato. Aveva bisogno di aiuti economici, che spesso le fornivo, anche in relazione al supporto che ci dava in casa. Quando mio marito morì, trovai la porta di casa aperta e scoprii che era sparito il mio salvadanaio. Mi accorsi che la porta di casa era stata aperta a chiave». 

Secondo la Procura, il movente del delitto andrebbe ricercato nel tentativo di saccheggiare l'abitazione. La signora Rosa Gigante era madre di persone perbene e operose, tra cui Donato Di Caprio, commerciante noto alla Pignasecca per la sua salumeria accorsata, per altro diventata famosa per i video social all'insegna del refrain "con mollica o senza".

Assistiti dai penalisti Mariagrazia Santosuosso e Hillari Sedu, i figli della vittima sono costituiti parte civile. Ad aprile la nuova udienza. 

 

 

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Il Mattino