SORRENTO - Medici e infermieri dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento non hanno mai dismesso gli indumenti invernali. Forse nemmeno a luglio, quando la...
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Causa del disagio è il guasto di una valvola dell'impianto che ha il compito di assicurare che la temperatura e l'umidità nella sala operatoria e preoperatoria rientrino nei parametri definiti dai protocolli internazionali: fra i 14 e i 22 gradi. Al Santa Maria della Misericordia invece, la temperatura non è costante e raramente supera i 14 gradi. Il problema è cominciato diversi mesi fa e dinanzi alle proteste del personale e ai continui solleciti dei vertici dell'ospedale, l'Asl Napoli 3 Sud ha incaricato ingegneri e operai di porvi rimedio. Niente da fare, l'impianto continua a funzionare a singhiozzo. Col risultato che la temperatura in sala operatoria non riesce a mantenersi a livelli costanti e accettabili. Il più delle volte si rivela troppo fredda sia per gli specialisti che sono chiamati a eseguire gli interventi chirurgici sia per gli infermieri e gli ausiliari che devono fornire assistenza. E cosa ancora più grave, provoca seri disagi ai pazienti che evidentemente, sono in condizioni di salute già precarie.
Nella camera pre-operatoria, medici e infermieri tentano di rimediare alle temperature troppo basse coprendo gli ammalati con delle coperte. In sala operatoria, tuttavia, ciò non è possibile ed è in quel momento che i malati sono esposti ai maggiori rischi. Ed è proprio questa la circostanza che in caso di mancata riparazione del guasto in tempi brevi, potrebbe portare a una clamorosa sospensione degli interventi chirurgici. Insomma, il climatizzatore della sala operatoria sembra il malato più grave tra quelli presenti all'interno del nosocomio di Sorrento in questo periodo: un problema che si somma alla cronica carenza di personale medico e infermieristico che da anni affligge la sanità locale e alla fatiscenza di buona parte del Santa Maria della Misericordia. Negli ultimi mesi, per la struttura sanitaria si è fatta strada l'ipotesi della dismissione che dovrebbe procedere di pari passo con l'avvio dei lavori e con la successiva entrata in funzione dell'ospedale unico della penisola sorrentina, opera attesa da 40 anni che dovrebbe vedere la luce presso la sede del distretto sanitario di Sant'Agnello. Sul possibile stop agli interventi chirurgici, nel frattempo, è alta l'attenzione delle autorità locali: «È un fatto grave tuona Giuseppe Cuomo, sindaco di Sorrento Chiederò chiarimenti e l'immediata soluzione del problema alla direzione generale dell'Asl».
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Il Mattino