Ieri pomeriggio circa 1000 persone sono rimaste intrappolate per oltre due ore nelle loro abitazioni a causa di alcuni urgenti lavori di messa in sicurezza realizzati da Abc....
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Un disagio, quello dovuto all'improvviso guasto di una condotta sotterranea, che ha causato problemi di approvvigionamento per quasi due giorni ma che ha messo a nudo un altro disagio, molto più sentito in zona. A salita Moiariello, infatti, nella zona che affaccia direttamente su due parchi abitati da quasi 500 persone, un edificio abbandonato dal dopoguerra sta causando enormi disagi al transito dei pedoni e delle autovetture.
La parte superiore dell'antica masseria - al tempo la zona era aperta campagna - è implosa da anni. Il piano superiore non esiste più e oggi a destare preoccupazione sono i balconi dell'edificio, o quello che ne resta. Grossi blocchi di basalto e pietre di tufo che rischiano di crollare e che hanno più volte scatenato polemiche tra i cittadini del quartiere e il Comune di Napoli.
A causa del concreto pericolo di crollo il Comune di Napoli ha tentato di correre ai ripari transennando parzialmente la strada. Una misura inefficace sia per la conformazione stessa della strada - larga pochi metri - sia per l'enorme quantità di massi che rischiano di crollare sotto l'effetto dei venti sferzanti e della vegetazione che ha ormai colonizzato tutto.
«Questa è l'unica strada d'accesso per due parchi e per uno dei più rinomati alberghi della zona - denuncia Valeria Vespa, consigliera della III Municipalità - non osiamo nemmeno immaginare cosa possa accadere se a causa di ulteriore crollo si arrivi al punto di interdire il passaggio. Quello che è successo ieri, con i lavori di Abc che hanno paralizzato la circolazione e intrappolato centinaia di persone per ore dimostrano che ci troviamo di fronte ad un problema che non può più essere sottovalutato. La questione è complessa - prosegue l'esponente del terzo parlamentino - visto che parliamo di un edificio di proprietà privata abbandonato da decenni. Rintracciare i proprietari e chiedere di effettuare lavori di sicurezza ad oggi è praticamente impossibile. Per questo abbiamo chiesto più volte, e lo faremo ancora nei prossimi giorni, al Comune di agire in danno o di espropriare per ragioni di pubblica sicurezza questo antico edificio che non può rappresentare un pericolo per le persone che abitano qui». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino