Salta l'appalto, nel Napoletano operai barricati nella fabbrica

Salta l'appalto, nel Napoletano operai barricati nella fabbrica
Si sono asserragliati nella sala caldaie dello stabilimento, impedendo il pieno funzionamento del servizio di lavaggio della biancheria ospedaliera. Momenti di tensione tra gli...

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Si sono asserragliati nella sala caldaie dello stabilimento, impedendo il pieno funzionamento del servizio di lavaggio della biancheria ospedaliera. Momenti di tensione tra gli addetti al delicato ciclo di lavorazione. La clamorosa protesta di un gruppo di dipendenti all'American Laundry, l'azienda di Melito in crisi dopo l'annullamento della convenzione, firmata nel 2017, che le assegnava la fornitura nei maggiori ospedali di Napoli, tra cui Cardarelli, Policlinico, Pascale, Santobono (la revoca degli appalti non è immediata ed il differimento tecnico del termine, per non interrompere il servizio, è stato fissato al 30 giugno), è avvenuta poco dopo l'alba, all'inizio del turno mattutino.


LA TRATTATIVA
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e poi i vigili del fuoco, pronti ad abbattere le porte di ingresso del reparto in ostaggio, evitando l'interruzione di un pubblico servizio. Forti i timori per gli approvvigionamenti di lenzuola, federe e asciugamani negli ospedali, anche se da Melito erano regolarmente partiti alcuni furgoni per le consegne, in virtù di scorte preparate sabato scorso, quando forse già si era intuita l'imminente azione di forza.

 

Nei capannoni sulla circumvallazione esterna sono state avviate trattative per far cessare la protesta. I commissari prefettizi nominati dopo l'interdittiva antimafia che ha colpito l'American Laundry (in seguito alle indagini della Dda per le infiltrazioni dei clan camorristici, che avrebbero fiutato possibili affari milionari) hanno atteso che si riunisse l'assemblea dei lavoratori per trovare una via d'uscita. A metà giornata la posizione delle organizzazioni sindacali Filctem-Cgil, Iltec-Uil, OrSa, Servizi Na, Ugl chimici è stata espressa in una nota alla direzione aziendale e ai commissari: «Le segreterie territoriali dichiarano di non avere in alcun modo concordato l'azione di forza intrapresa da un gruppo di dipendenti». E aggiungono: «Ai lavoratori impossibilitati a prestare la loro opera, per cause non attribuibili alla propria volontà, è richiesta la retribuzione della giornata lavorativa». I sindacati nei giorni scorsi avevano avviato un tavolo di trattativa in prefettura, in attesa dei ricorsi avviati contro l'iniziativa della Soresa, che avrebbe già provveduto ad affidare il nuovo appalto ad una ditta abruzzese, l'Hospytal Service, concorrente dell'azienda melitese.


Il provvedimento che annulla l'accordo sulle forniture ospedaliere alla lavanderia napoletana, firmato meno di due anni fa dalla centrale di committenza che gestisce i servizi sanitari in Campania, scaturisce da un ricorso al Tar su presunte irregolarità fiscali che non sarebbero state avallate dall'Agenzia delle Entrate al momento delle assegnazioni alla lavanderia di Melito. Le proteste all'American Laundry avevano portato nelle scorse settimane gli operai ad occupare i tetti dell'azienda, innalzando striscioni. Preoccupazione per la grave crisi occupazionale, ormai dietro l'angolo, per i 400 dipendenti degli stabilimenti di lavanoleggio di Melito, Termini Imerese e Catanzaro, è già stata espressa dai sindaci di Giugliano e Melito, Antonio Poziello e Antonio Amente, durante le recenti forme di protesta. La vertenza passa ora al ministero del Lavoro, dove c'è attesa per un tavolo di confronto convocato dopo l'ultima clamorosa protesta di ieri. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino