Ingente spiegamento di forze dell'ordine, a Napoli, per il comizio del leader della Lega, Matteo Salvini, in piazza Matteotti a conclusione del lungo tour elettorale in...
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La manifestazione indetta a Napoli dai Centri sociali contro la presenza del leader della Lega si è conclusa senza scontri né momenti di tensione con le forze dell'ordine che hanno blindato non solo la piazza, ma anche il centro della città, transennando e bloccando gli accessi. L'ingente dispiegamento di forze dell'ordine ha impedito che gli antagonisti irrompessero in piazza Matteotti dove ha parlato Salvini. I manifestanti, riunitisi in largo Berlinguer, hanno dato vita a un breve corteo in direzione di piazza Salvo d'Acquisto, dove hanno trovato sbarrato il passaggio da un cordone delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Alcuni fumogeni colorati, cori contro la Lega e lo stesso Salvini, e tanti fischi. Un gruppo di manifestanti è riuscito ad avvicinarsi all'estremità della piazza, ma il cordone di sicurezza ha tenuto.
Erano un migliaio circa i sostenitori della Lega. Bandiere della Lega, qualche tricolore, e palloncini bianchi con la scritta «processate anche me». A supportare il servizio d ordine ragazzi e ragazzi con la pettorina «Gilet bianchi».
«Ho girato la Campania bella stamattina, quella dell'arte e della Storia, e vi dico che non vi meritate De Luca e De Magistris». Con queste parole Salvini ha aperto il comizio in piazza Matteotti insieme al candidato presidente del centrodestra Stefano Caldoro. «I voti della camorra mi fanno e ci fanno schifo, noi i camorristi li inseguiamo paese per paese, piazza per piazza». «Non mi fa paura la tizia sbarcata che mi strappa una collana dal collo - ha aggiunto - figurati quattro camorristi e i Casamonica, e quando torniamo al governo faremo piazza pulita di camorristi e mafiosi».
«Per me, chi spaccia droga va in carcere». Il leader della Lega si è poi rivolto così ad una ventina di aderenti ai Centri sociali, che ad un estremo della piazza lo fischiano. «Lo dico anche a voi, la droga fa male, meglio il vino». Salvini ha citato Benedetto Croce: «La violenza è segno di debolezza». «È per questo - ha aggiunto - che la sinistra ha già perso».
«Non ho visto a Napoli in piazza Renzi, Zingaretti e Di Maio». «De Luca - ha aggiunto Salvini - l'ho visto su Facebook ma l'avrei voluto vedere a Caserta dove ha promesso di completare l'ospedale, a Salerno dove ha speso quattrini per l'ospedale Covid mai realizzato, nelle case popolari di Napoli, a Secondigliano a incontrare i poliziotti del carcere che io ho incontrato».
«Gli unici immigrati che aiuteremo sono i campani scappati dalla Campania che devono tornare a casa loro. Questa è l'unica immigrazione che ci piace. Barchini e barconi li rispediamo a casa, non ci piace quella gente». «Per aver fatto quello che avevo promesso - ha aggiunto Salvini - sono a processo a Catania. Io quel sabato andrò in tribunale a testa alta e mi dichiarerò colpevole di aver difeso l'Italia e gli italiani».
Per il prossimo sindaco di Napoli «penso a un candidato civico sostenuto dalla Lega». «Ci sono già diversi imprenditori che si sono messi a disposizione - ha aggiunto Salvini - a me non interessa la tessera perché penso che se delle persone del fare, dell'impresa, delle professioni, della medicina, del volontariato e dell'università, senza tessere in tasca, si metteranno a disposizione di un progetto di cittadinanza, per de Magistris e i suoi è finita la pacchia. Questa città è bellissima ma va indietro ogni anno invece di andare avanti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino