Il Consiglio comunale ha approvato con 27 voti favorevoli e 4 astenuti la modifica al regolamento statutario che fa di Napoli «città di pace». Lo stesso...
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A margine della seduta il sindaco ha provato ad aggiustare il tiro: «Spiace che non ci sia stata l'unanimitò perché la proposta lo avrebbe meritato al netto dei fatti contingenti». «Napoli - ha detto de Magistris - non scopre certo oggi di essere città di pace perché lo è nel suo elemento costitutivo, e proprio per questo ci sembrava bello che fosse espresso anche nello statuto. Si tratta di un messaggio forte perché va al di là dei sindaci che passano, il principio resterà scolpito nello statuto». Secondo il primo cittadino durante il dibattito in aula «alcuni consiglieri hanno provato a strumentalizzare la delibera cercando di legarla alla manifestazione contro Salvini e alle violenze successive».
Il livello dello scontro in aula è stato molto alto. Le opposizioni hanno sparato a palle incatenate contro il primo cittadino. Mara Carfagna ha definito «se Magistris un uomo di parte, non di pace», mentre Andrea Santoro (FdI-An) ha rimarcato: «La maggiroanza di de Magistris vota contro le forze dell'ordine».
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Il Mattino