Nona messa in scena al Teatro San Carlo per Simon Boccanegra, un’opera di repertorio ma mai veramente popolare che sul palco del Massimo napoletano era stata rappresentata...
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Una prima di grande fascino insomma che ha incuriosito anche Alfonso Signorini, melomane appassionato e recentemente anche regista di una Turandot, Antonio Bassolino ed Annamaria Carloni, Michele e Marisa Lignola, Caterina Miraglia con il marito Enzo Lanzotti, Celeste Condorelli con il marito Marco Agostini, Paolo Trapanese, Generoso Di Meo, Mino Cuccinilello, Santina Picone, Stefano Sciarelli e tanti altri che si sono quindi appassionati alle vicende tratte dall’omonimo dramma di Antonio Garcìa-Gutiérrez. A partire, naturalmente, dagli ospiti del palco reale che ieri sera ospitava anche due luminari della chirurgia mondiale come il pioniere della robotica Cristiano Huscher ed il professore Amram Ayalon arrivato da Tel Aviv e seduto al fianco della sovrintendente Rosanna Purchia con Emmanuela Spedaliere, Beatrice Brialdi e Mauro Mugnai.
Un’accoglienza calorosa insomma per quello che da molti è considerato il più scuro dei melodrammi verdiani, ma che ha incuriosito tra gli altri anche molti stranieri arrivati apposta da Monaco, come l’elegante gruppo guidato dal critico tedesco Helmut Pitsch con la pr Beltina Pauly o come le cinque amiche olandesi che hanno scelto proprio Simon Boccanegra ed il San Carlo per la loro primissima volta a teatro o, ancora, i connazionali Thierry Thiellier e Pameli Siemers che volendo visitare Napoli non hanno saputo resistere al fascino di Verdi e del San Carlo. Un parterre elegante quindi che ha visto protagonisti anche Angelo Romano, Elena Manzo, Emilia Acquaviva, Bruno Piantedosi, Mario Rusciano, Massimo e Paola Tucci, Cinzia Biraghi, Gino e Marisa Masolini. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino