Le festività natalizie sono passate, i turisti sono andati via e il centro storico di Napoli comincia lentamente a tornare alla normalità dopo le massicce...
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I cittadini hanno segnalato la situazione all'assessore Raffaele Del Giudice e all'assessore Luigi Felaco, ma l'intervento di bonifica tanto atteso non è ancora arrivato. «Il materiale è talmente tanto che lambisce l'ingresso del convento di Santa Patrizia e arriva fin sulla strada - spiega Patrizia Bussola del comitato Diritti Essenziali - ostacolando in parte la viabilità pedonale. Qualcuno, approfittando della situazione, ha sverzato sul cumulo masserizie varie, tra cui un grosso divano».
Una situazione, quella di vico Maffei, che va avanti ormai da diversi anni. Quando le bancarelle dei mercatali vengono smantellate occorrono diversi giorni - a volte anche settimane - ad Asìa per arrivare sul posto a prelevare i materiali. Da qualche ora, come stanno segnalando i residenti del quartiere, gruppi di ragazzi si stanno sostituendo ad Asìa portando via il legname per i famosi - e famigerati - "cippi" di Sant'Antonio che domani sera illumineranno la città.
Grazie ai nuovi regolamenti comunali alle bancarelle non è più consentito "ancorarsi" con chiodi alle mura del convento di Santa Patrizia, come avveniva fino a pochi anni fa. Nonostante i regolamenti siano cambiati e nonostante il fatto che ormai da diversi anni le bancarelle non si agganciano più alle pareti del complesso monumentale, vico Maffei è costellato da pezzi di legno - alcuni lunghi anche quasi un metro - inchiodati alle pareti del convento. Installazioni "artistiche" molto poco edificanti che sfregiano l'immagine di un convento costruito nel 1500. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino