Nuove assunzioni negli ospedali di Nola e Castellammare: sono ventiquattro tra infermieri e operatori socio sanitari i nuovi ingressi nei nosocomi dell'Asl Na3 Sud. Ad...
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LE ASSEGNAZIONI
Dodici infermieri saranno assegnati all'unità operativa complessa di neurologia dell'ospedale di Nola anche in vista della programmata attivazione della stroke-unit per la cura dell'ictus. Sei infermieri entreranno in servizio tra il Pronto Soccorso e l'Obi del presidio ospedaliero di Castellammare. Sempre al San Leonardo sono previste le assunzioni di sei operatori socio-sanitari da assegnare sempre al Pronto Soccorso e in particolare alla nuova divisione dell'Obi, inaugurata nel dicembre del 2017 ma ancora non funzionante proprio per carenza di personale. I 24 profili infermieristici entreranno negli ospedali dell'Asl Na3 grazie al superamento delle questioni legate ai limiti di spesa relativi alla legge 191/2009 (piano di rientro) e con riferimento alla necessità di assicurare adeguati livelli di assistenza ospedaliera (Lea). Linfa nuova che non sarà però immediata mentre gli ospedali sono al collasso proprio per la carenza medici e infermieri. In più al San Leonardo circa il 40% del personale non rientra nelle normali turnazioni perché lavora con funzioni limitate per agevolazioni della legge 104. «Sei infermieri per il San Leonardo sono insufficienti - dice Raffaele Amodio della Nursind - secondo il piano sanitario regionale che indica solo per il pronto soccorso stabiese 75mila accessi all'anno e circa 200 al giorno, la media degli infermieri dovrebbe essere di dieci unità. E visto che inoltre presto partirà anche il triage attivo questo numero andrebbe maggiorato almeno del 10% proprio come previsto dalla Regione». Numeri alla mano attualmente gli infermieri sono 5 nell'unità chirurgica di Emergenza, nei reparti appena tre. Con le assunzioni gli infermieri di turno potrebbero passare a sei per il Pronto Soccorso, di questi alcuni andrebbero dislocati verso l'obi, altri per il triage, il restante (se non ci sono malattie o ferie) alla cura dei pazienti in pronto soccorso.
I MALUMORI
La coperta è corta anche negli altri reparti e nonostante il segnale concreto dell'azienda che sta provvedendo ai nuovi ingressi ci sono tensioni e malcontenti. Lunedì scorso l'ultima riunione del personale di chirurgia, che in un documento inviato alla direzione sanitaria ha definito le condizioni assistenziali «aberranti». Il personale infermieristico parla di stress psico-fisico e demansionamento ma anche dell'impossibilità di accedere a permessi o ferie, così come avvenuto nei mesi estivi. Inoltre, consapevoli del peso dei lavoratori agevolati dalla legge 104, ne chiedono il trasferimento permettendo così l'introduzione di unità efficienti. I sindacati autonomi della Fials, Fsi, Nursing-Up, Nursind si dicono pronti a scendere in strada per far conoscere anche all'utenza le difficoltà interne e lavorative del personale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino