San Leonardo, assunzioni sbloccate per l'ospedale di Castellammare

San Leonardo, assunzioni sbloccate per l'ospedale di Castellammare
Nuove assunzioni negli ospedali di Nola e Castellammare: sono ventiquattro tra infermieri e operatori socio sanitari i nuovi ingressi nei nosocomi dell'Asl Na3 Sud. Ad...

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Nuove assunzioni negli ospedali di Nola e Castellammare: sono ventiquattro tra infermieri e operatori socio sanitari i nuovi ingressi nei nosocomi dell'Asl Na3 Sud. Ad annunciarlo è la manager dell'azienda sanitaria Antonietta Costantini che ha avuto il via libera dalla Regione per reclutare personale che servirà a colmare le gravi carenze nei reparti di neurologia e osservazione breve intensiva (Obi). «Con l'avvio delle procedure di ricerca e la successiva immissione in ruolo del nuovo personale che si aggiunge ai tanti operatori (medici, infermieri ed altre figure) già assunte nei mesi scorsi - commenta la Costantini - intendiamo dare un'accelerata decisiva alle ataviche questioni legate alla carenza di personale negli ospedali, compiendo un passo avanti decisivo verso la piena efficienza del servizio sanitario offerto ai cittadini».


LE ASSEGNAZIONI
Dodici infermieri saranno assegnati all'unità operativa complessa di neurologia dell'ospedale di Nola anche in vista della programmata attivazione della stroke-unit per la cura dell'ictus. Sei infermieri entreranno in servizio tra il Pronto Soccorso e l'Obi del presidio ospedaliero di Castellammare. Sempre al San Leonardo sono previste le assunzioni di sei operatori socio-sanitari da assegnare sempre al Pronto Soccorso e in particolare alla nuova divisione dell'Obi, inaugurata nel dicembre del 2017 ma ancora non funzionante proprio per carenza di personale. I 24 profili infermieristici entreranno negli ospedali dell'Asl Na3 grazie al superamento delle questioni legate ai limiti di spesa relativi alla legge 191/2009 (piano di rientro) e con riferimento alla necessità di assicurare adeguati livelli di assistenza ospedaliera (Lea). Linfa nuova che non sarà però immediata mentre gli ospedali sono al collasso proprio per la carenza medici e infermieri. In più al San Leonardo circa il 40% del personale non rientra nelle normali turnazioni perché lavora con funzioni limitate per agevolazioni della legge 104. «Sei infermieri per il San Leonardo sono insufficienti - dice Raffaele Amodio della Nursind - secondo il piano sanitario regionale che indica solo per il pronto soccorso stabiese 75mila accessi all'anno e circa 200 al giorno, la media degli infermieri dovrebbe essere di dieci unità. E visto che inoltre presto partirà anche il triage attivo questo numero andrebbe maggiorato almeno del 10% proprio come previsto dalla Regione». Numeri alla mano attualmente gli infermieri sono 5 nell'unità chirurgica di Emergenza, nei reparti appena tre. Con le assunzioni gli infermieri di turno potrebbero passare a sei per il Pronto Soccorso, di questi alcuni andrebbero dislocati verso l'obi, altri per il triage, il restante (se non ci sono malattie o ferie) alla cura dei pazienti in pronto soccorso.

I MALUMORI

La coperta è corta anche negli altri reparti e nonostante il segnale concreto dell'azienda che sta provvedendo ai nuovi ingressi ci sono tensioni e malcontenti. Lunedì scorso l'ultima riunione del personale di chirurgia, che in un documento inviato alla direzione sanitaria ha definito le condizioni assistenziali «aberranti». Il personale infermieristico parla di stress psico-fisico e demansionamento ma anche dell'impossibilità di accedere a permessi o ferie, così come avvenuto nei mesi estivi. Inoltre, consapevoli del peso dei lavoratori agevolati dalla legge 104, ne chiedono il trasferimento permettendo così l'introduzione di unità efficienti. I sindacati autonomi della Fials, Fsi, Nursing-Up, Nursind si dicono pronti a scendere in strada per far conoscere anche all'utenza le difficoltà interne e lavorative del personale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino