San Paolo, l'orgoglio di De Luca: ​«Grazie a Regione ora è uno stadio»

San Paolo, l'orgoglio di De Luca: «Grazie a Regione ora è uno stadio»
«Il San Paolo è un altro stadio. Prima che intervenissimo noi, era in atto una discussione tra il Comune di Napoli e la società di De Laurentiis, ma di...

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«Il San Paolo è un altro stadio. Prima che intervenissimo noi, era in atto una discussione tra il Comune di Napoli e la società di De Laurentiis, ma di concreto non c'era niente. Abbiamo investito 23 milioni di euro. Significa avere fatto un altro stadio: sediolini, servizi igienici, impianti elettrici, torri faro, pista di atletica, campo». Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, parla così dello Stadio San Paolo interessato - come tanti altri in Campania - dai lavori di riqualificazione legati alle Universiadi in programma dal 3 al 14 luglio. Intervenuto a Boscotrecase  all'inaugurazione del ristrutturato campo da rugby a sette («uno dei primi impianti finiti che consegniamo» ha spiegato il governatore), De Luca ha fatto un punto sullo stato del San Paolo. «È uno stadio - ha spiegato - degno di ospitare, ci auguriamo in maniera positiva, quest'anno la Champions, sperando di avere anche risultati sportivi entusiasmanti. Questo impianto è per me motivo d'orgoglio per avere risolto un problema che non si sarebbe risolto nemmeno nel 3000».


Poi chiama in causa anche le altre strutture: «Lo stadio Collana era interessato da un contenzioso infinito. Abbiamo investito 10 milioni di euro. Poi c'erano impianti abbandonati: la Scandone, con due piscine bellissime; le piscine della Mostra d'Oltremare; il PalaBarbuto; il Palavesuvio; i palazzetti di Casoria e Pozzuoli. Interventi un pò in tutta la Campania. C'è da essere orgogliosi». «Non credo - ha concluso De Luca - che ci sia altra realtà in Italia in grado di realizzare 67 impianti in 10 mesi. Nessuno ci avrebbe scommesso un euro? Ci voleva questo pazzo. Un atto di pazzia ma anche di coraggio e di fiducia nei nostri collaboratori».
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Il Mattino