Il progetto di riammodernamento del San Paolo del Calcio Napoli è stato protocollato alle 15 di ieri al Comune, tramite una Pec (la posta elettronica certificata). Sono state...
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Il concept dello stadio non è quello minimal, il brutto pensiero circolato nella giornata di martedì non ha attecchito, la bozza del progetto è quella del nuovo San Paolo senza pista e dunque il migliore immaginabile. Non un maquillage ma molto sostanza. Prima di approfondire l’argomento però c’è da chiarire che nonostante la giornata di ieri sia stata importante per il futuro dello stadio e della Società non tutto è a posto, sulla futura convenzione non c’è accordo e le parti già se lo sono dette con durezza. Il canone che il patron vuole pagare è di poco più di 500mila euro l’anno. Un prezzo fissato dal Coni al quale lo stesso Comune si è rivolto come ente terzo per stabilire l’equo compenso per il San Paolo. Il Comune però ritiene troppo basso il canone. L’irritazione sul fronte della Società è ai livelli di guardia. Il ragionamento che fanno gli uomini di De Laurentiis e il presidente in primis è semplice: Palazzo San Giacomo ha chiesto uno studio che è una sorta di arbitrato, ora rispettasse quello che lo stesso ente ha voluto fare. Insomma, la querelle è infinita e la sensazione è che si possa risolvere solo se i due numeri uno ovvero il sindaco Luigi de Magistris e il patron torneranno a sedersi allo stesso tavolo, altrimenti non se ne esce e c’è il rischio che anche il progetto di riammodernamento diventi carta straccia. La grana scoppierà nel momento in cui De Laurentiis invierà lo studio di sostenibilità finanziaria. Una giornata molto lunga iniziata ieri mattina presto a Palazzo San Giacomo e conclusasi ben oltre le 15 ora di invio della mail. Le parti, ovvero i legali del Comune e quelli del presidente, hanno poi proseguito la riunione nello studio dell’avvocato Chicco Ceceri, un professionista vicinissimo al presidente. Una riunione fiume dove probabilmente si è iniziato a toccare anche l’argomento convenzione che - se andasse in porto - sarebbe almeno cinquantennale.
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Il Mattino