San Sebastiano al Vesuvio, imprenditore pestato dopo la lite sulle strisce pedonali

Le immagini dell'aggressione immortalate dal sistema di videosorveglianza

Piazza Belvedere
G. P, un imprenditore di 55 anni, stava attraversando sulle strisce pedonali, in piazza Belvedere a San Sebastiano al Vesuvio, quando una Lancia nera con a bordo due giovani ha...

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G. P, un imprenditore di 55 anni, stava attraversando sulle strisce pedonali, in piazza Belvedere a San Sebastiano al Vesuvio, quando una Lancia nera con a bordo due giovani ha rischiato di investirlo. L’auto l’ha sfiorato e lui ha avuto un gesto di stizza. Nessun insulto, solo un gesto accompagnato da una frase: «Non vedi che ci sono le strisce?».

Tanto è bastato a scatenare la furia dell’autista e del passeggero che, in pieno centro e nei pressi di un parco giochi, viaggiavano a forte velocità.

I due, secondo il racconto dei testimoni, sono scesi dall’auto e hanno colpito alla testa G. P. con un oggetto metallico, probabilmente una chiave inglese: ferito e sanguinante, lo hanno lasciato sull’asfalto. Prima di abbandonare l’auto con documenti e cellulari sul luogo dell’aggressione, i due complici hanno preso una borsa dal portabagagli e si sono dileguati scappando a bordo di uno scooter guidato da un altro uomo. 

L’aggressione è avvenuta nel pomeriggio di martedì 9 aprile in una piazza affollata e molto frequentata anche dai bambini.

Ma, a quanto pare, i giovani che hanno ferito G. P. potrebbero avere le ore contate: la zona è videosorvegliata e la scena sarebbe stata integralmente ripresa dall’occhio telematico. Addirittura i carabinieri che stanno svolgendo le indagini potrebbero essere già sulle tracce dei tre complici. 

«Il nostro concittadino - dice il sindaco Giuseppe Panico - è cosciente e, al momento, è ricoverato all’ospedale Maresca sotto osservazione, in attesa di una Tac. Aspettiamo una diagnosi. Intanto, le immagini dell’aggressione sono state consegnate alle autorità competenti. Già nei giorni scorsi, dopo alcuni episodi inquietanti, abbiamo chiesto al prefetto di potenziare i controlli sul territorio».

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Il Mattino