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«Io sono nato in questa zona della città, vicino all'Albergo dei Poveri, e invito gli imprenditori a crederci in questo pezzo di Napoli che inizia dal Museo e finisce qui. Agli imprenditori dico investite, io farò la mia parte per trovare altre risorse».
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano - prima di firmare il protocollo per il rilancio dell'Albergo dei Poveri assieme al sindaco Gaetano Manfredi, atto che vale 100 milioni e l'apertura dei cantieri prima dell'estate, lancia un appello al mondo dell'impresa.
E in prima fila ascoltarlo proprio a Palazzo Fuga dove è stato firmato il protocollo, c'è Costanzo Jannotti Pecci il presidente degli i dustriali napoletani che ha già dato la sua disponibilità in quanto numero di Palazzo Partanna.
Nell'Albergo dei Poveri ci dovrebbe essere infatti uno spazio per l'ospitalità e l'accoglienza dei turisti. Cosa ci sarà e che funziona avrà in quello che è uno degli edifici più grandi d'Europa lo accenna lo stesso ministro: «La Federico II, la nostra università una eccellenza nel mondo e visto che siamo vicini a Pompei ed Ercolano appare un po' singolare che non ci sia a Napoli una scuola di restauro.
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Il Mattino