«Ora è il momento della coerenza politica. Il commissario di governo alla sanità ha sempre sostenuto di voler risolvere in via definitiva i problemi dei...
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«È una sentenza straordinaria - sottolineano lo stesso Medici e il segretario generale della Funzione Pubblica Cisl di Napoli Luigi D’Emilio - che ribalta un orientamento normativo consolidato. Come sindacato siamo stati gli unici ad aver creduto di poter far revocare quelle linee guida regionali che penalizzavano tutte le lavoratrici e i lavoratori somministrati! Oggi possiamo finalmente dire che le graduatorie sono aperte anche per quelle donne e quegli uomini che hanno erogato per anni, in condizioni talvolta difficilissime, determinanti servizi pubblici in forma di lavoro somministrato. È un passo fondamentale che ci aiuta a combattere con più forza la piaga del precariato nella PA e apre un importante precedente anche per le altre regioni d’Italia».
Anche la Funzione Pubblica nazionale della Cisl con il suo leader Maurizio Petriccioli esprime grande soddisfazione. «È - dice - una sentenza che rafforza l'impegno che la Cisl Fp ha preso per sradicare la piaga del precariato nella pubblica amministrazione. Siamo pronti ad avviare iniziative analoghe in tutta Italia, pure, se è il caso, con l’apertura di battaglie legali». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino