Sanità, la Cisl scrive a De Luca: «Assumere subito i lavoratori somministrati»

Sanità, la Cisl scrive a De Luca: «Assumere subito i lavoratori somministrati»
Lunedì 15 Luglio 2019, 11:25
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«Ora è il momento della coerenza politica. Il commissario di governo alla sanità ha sempre sostenuto di voler risolvere in via definitiva i problemi dei precari della Campania. La pubblicazione della sentenza gli offre la possibilità di mantener fede agli impegni assunti». Il segretario generale della Funzione Pubblica Cisl della Campania Lorenzo Medici si rivolge al presidente della Regione Vincenzo De Luca, nella sua qualità di commissario ad acta, chiedendogli di dare disposizioni utili a cambiare le linee guida sulle assunzioni dei precari a seguito dell’accoglimento del ricorso di una infermiera cui è stato riconosciuto dal magistrato il periodo di lavoro svolto in somministrazione presso l’Azienda dei Colli, e gli chiede una risposta politica alle attese di tanti lavoratori della sanità da anni impegnati nelle Asl e nelle aziende ospedaliere. L’occasione è la decisione del giudice del lavoro del Tribunale di Napoli che dichiara l’illegittimità della nota del luglio 2018 della direzione generale per la tutela della salute della Regione Campania, e della delibera dell’Azienda dei Colli del 2019, nella parte in cui viene ritenuto non valutabile il servizio prestato nelle forme del lavoro somministrato ai fini del «requisito della maturazione al 31.12.2017 di almeno tre anni di servizio...».

«È una sentenza straordinaria - sottolineano lo stesso Medici e il segretario generale della Funzione Pubblica Cisl di Napoli Luigi D’Emilio - che ribalta un orientamento normativo consolidato. Come sindacato siamo stati gli unici ad aver creduto di poter far revocare quelle linee guida regionali che penalizzavano tutte le lavoratrici e i lavoratori somministrati! Oggi possiamo finalmente dire che le graduatorie sono aperte anche per quelle donne e quegli uomini che hanno erogato per anni, in condizioni talvolta difficilissime, determinanti servizi pubblici in forma di lavoro somministrato. È un passo fondamentale che ci aiuta a combattere con più forza la piaga del precariato nella PA e apre un importante precedente anche per le altre regioni d’Italia».

Anche la Funzione Pubblica nazionale della Cisl con il suo leader Maurizio Petriccioli esprime grande soddisfazione. «È - dice - una sentenza che rafforza l'impegno che la Cisl Fp ha preso per sradicare la piaga del precariato nella pubblica amministrazione. Siamo pronti ad avviare iniziative analoghe in tutta Italia, pure, se è il caso, con l’apertura di battaglie legali».
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