OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Tetti di spesa in via di esaurimento a Napoli per le prestazioni sanitarie specialistiche erogate nei centri accreditati. Sono già in rosso visite e controlli cardiologici (budget esaurito dal 14 giugno) e le attività dei centri di diabetologia (qui le risorse pubbliche sono terminate il 9 giugno). Il 14 luglio toccherà a Tac, ecografie e altre indagini diagnostiche mentre tra fine agosto e inizio settembre il rosso scatterà per le altre branche specialistiche, per le visite (Endocrinologia, Pneumologia, Dermatologia, Otorino, Ortopedia, Ginecologia, Neurologia) e per gli altri esami di laboratorio. La capienza di spesa residua arriva fino a novembre per le sole attività assistenziali di Medicina nucleare e di Radioterapia. Un fenomeno, quello dell’esaurimento del budget dei centri accreditati, che investe a macchia di leopardo tutte le Asl campane: dal 28 maggio, ad esempio, è prosciugato il tetto della Radioterapia a Napoli 3 sud dove dagli inizi di luglio anche tutta la laboratoristica passerà al regime indiretto e lo stesso per la diagnostica per immagini a partire dal 14 luglio.
A Napoli nord lo stillicidio è iniziato dal 19 giugno col passaggio della Cardiologia al regime di pagamento diretto da parte dell’assistito e da ieri anche la Medicina nucleare è in rosso. Da metà luglio toccherà ai laboratori di analisi mentre ai primi di agosto la Radiologia e la diagnostica per immagini saranno a secco. Un quadro a tinte fosche in cui anche le Asl di Caserta e Salerno andranno presto in debito di ossigeno e solo Avellino e Benevento saranno in pista fino alla fine dell’anno.
Dalla Regione fanno sapere che c’è in cantiere un progetto che passa per l’aggiornamento del piano di recupero delle liste di attesa, prorogato anche al 2021, e che prevede il pieno coinvolgimento delle strutture private accreditate nella destinazione di fondi aggiuntivi rispetto ai tetti imposti dalla spending review. In aggiunta a ciò prosegue l’azione di potenziamento dell’offerta sanitaria delle strutture pubbliche. Dal canto loro le maggiori associazioni di categoria (Federlab, Sindacato radiologi, Confindustria Sanità, Aspat e Aisic) sollecitano l’adozione immediata di un extrabudget che copra almeno il fabbisogno delle categorie di pazienti fragili (post Covid, oncologici e anziani) che hanno difficoltà a spostarsi per raggiungere altre sedi ambulatoriali.
Leggi l'articolo completo suIl Mattino