Scavi, biglietteria ai privati lavoratori verso lo sciopero

Scavi, biglietteria ai privati lavoratori verso lo sciopero
Il nuovo appalto che prevede l'affidamento a privati dei servizi di biglietteria e affini del Parco Archeologico di Ercolano continua a far discutere. A protestare ancora gli...

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Il nuovo appalto che prevede l'affidamento a privati dei servizi di biglietteria e affini del Parco Archeologico di Ercolano continua a far discutere. A protestare ancora gli addetti della Opera-Laboratori Fiorentini Spa, circa 50 operatori che dal Duemila lavorano per gli Scavi di Ercolano e per quelli di Pompei. Ieri, attraverso il sindacato Cobas del lavoro privato, hanno avviato le procedure di raffreddamento e conciliazione, in previsione dello sciopero, con una nota inviata anche al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e al direttore generale dei Musei Massimo Osanna.

Il bando, pubblicato a gennaio, prevede una nuova organizzazione per i servizi di biglietteria, controllo degli accessi, call center e 5 distributori automatici per i ticket, oltre che un nuovo servizio di guide. Tuttavia, il servizio è affidato a una nuova azienda e il passaggio di cantiere per i lavoratori è di sole otto unità, mentre gli altri temono per le loro sorti.

Una prima procedura di raffreddamento era stata avviata a gennaio, poi il direttore del Parco di Ercolano, Francesco Sirano, ha accolto le sigle sindacali ma secondo Cobas «lavoratori e lavoratrici non hanno ricevuto esaustive rassicurazioni circa il loro futuro occupazionale - si legge in una nota - pertanto chiedono l'immediata sospensione della procedura per l'affidamento dei servizi museali detti "aggiuntivi " a società private per una serie di ragioni».

«Secondo una recente sentenza del Consiglio di Stato - dice il referente nazionale Cobas, Domenico Quintavalle- l'esternalizzazione di tali servizi può avvenire solo se ciò risulta strumentale alla valorizzazione del sito culturale. Inoltre, in considerazione della grave carenza di personale ministeriale e quindi dell'impellente necessità di assunzioni per tutte le figure professionali nel Mic, riteniamo assurdo disperdere la pluridecennale esperienza professionale del personale esternalizzato presente». «Nella nuova gara di appalto - aggiunge Luigi Napolitano, referente locale Cobas - ai lavoratori verrà cambiato il contratto da commercio a multiservizi con una perdita in busta paga di oltre 200 euro». La direzione del Parco si premura di ascoltare i lavoratori, sottolineando però che la vecchia gara è scaduta e ne è stata bandita un'altra, e che le questioni riguardano lavoratori e società privata.
 

 

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Il Mattino