Pompei. Scavi, calchi in barella per il restauro: i turisti si scatenano con video e foto | Guarda

Trasporto calco
Pompei. Turisti “pazzi” per i calchi in barella trasportati su e giù per l’area archeologica. Foto e video impazzano sul web. I calchi dei cittadini della Pompei antica,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Pompei. Turisti “pazzi” per i calchi in barella trasportati su e giù per l’area archeologica. Foto e video impazzano sul web. I calchi dei cittadini della Pompei antica, che cristallizzano il terrore e la fuga dalla morte dei pompeiani nel 79 dopo Cristo, sono stati trasferiti al laboratorio di restauro dagli attuali ambienti espositivi negli scavi.








Le fasi di trasferimento sono state seguite con stupore e interesse dai visitatori degli scavi che si sono divertiti a scattare foto e a girare video. Gli interventi di restauro dei calchi delle vittime dell’eruzione, previsti nell’ambito del “Grande Progetto Pompei”, interesseranno tutti gli 86 calchi di Pompei, di cui oltre 20 saranno esposti in occasione della mostra “Pompei e l’Europa. 1748- 1943”, in programma dal prossimo 27 maggio.



I calchi in esposizione in alcuni edifici degli scavi di Pompei (Macellum, Granai, Terme Stabiane, Villa dei Misteri, casa del Criptoportico) si trovano temporaneamente nel laboratorio di restauro della Soprintendenza per essere sottoposti a interventi di restauro e di studio. Il cantiere è stato organizzato nella sede del Laboratorio, nell’adiacente area dell’Insula Ocidentalis, nella Regio I insula 22 civico 1 e nella casa di Marco Fabio Rufo, con ulteriori cantieri allestiti in situ presso l’Orto dei Fuggiaschi e nei pressi di Porta Nocera.



L’intervento, il primo a riguardare contemporaneamente tutti i calchi pompeiani, oltre a consentire la ricomposizione di alcuni di loro ritrovati in frammenti, come quelli presso via di Nola, prevede indagini a raggi X, studi specifici sul DNA, ricostruzioni con laser scanner. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino