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Cuccuvilo ha le lacrime agli occhi. È arrivata a Capodichino da Bari, con marito e figlio, e la sua vacanza per l’Islanda è appena svanita nel nulla assieme al volo cancellato, il numero 6833. Persi 4800 euro. Intanto Tiarne Carragher, australiana, ha steso due lenzuola e si è accampata a terra nello scalo partenopeo. Per tornare a Londra, dovrà passare dalla Grecia. Intorno a lei, migliaia di trolley immobili e turisti smarriti nello scalo partenopeo, in attesa di una partenza o di un ritorno appesi a un filo. Quella di ieri è stata la domenica dei vacanzieri allo sbaraglio. La domenica nera dei 77 voli cancellati (37 arrivi e 40 partenze, dati Gesac) a causa dello sciopero dei controllori di volo (che ha causato stop anche di voli Ita) e delle compagnie low cost. Una giornata nera, che ha acuito i classici disagi dell’accoglienza (cantieri e trasporti) nella Napoli del boom turistico 2022.
L’incertezza regna sovrana. Già dalle 8, l’ingresso principale dell’aeroporto è invaso da migliaia di viaggiatori immobili davanti al display dei voli, o al cellulare alla caccia di rimborsi da compagnie aeree o alberghi. Capodichino sembra il museo delle cere di Londra, solo che a Londra non ci si può arrivare. Soppressioni anche per Parigi, Milano o Nord Europa. Disagi per tutti, insomma, code infinite e un fiume di corpi ai check-in: «Forse arrivo a Genova – sospira Maurizio De Rosa – Ora sono in questa fila infinita e non ne so molto». «Stiamo andando in vacanza post-maturità a Lloret de Mar – dice Lorenza Romano, “accampata” assieme alle amiche ai piedi di una montagna di trolley e zaini - Ci siamo avviate qui con largo anticipo per volare verso Barcellona, perché sapevamo dei disagi. Per ora stiamo incrociando le dita».
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Due odissee di viaggio, tra le migliaia andate in scena nelle ultime ore, meritano un focus a parte.
Il caro vita occidentale, nel post-Covid, con la guerra energetica e quella ucraina in corso, si fa sentire non a caso nel settore del low cost e riguarda Ryan Air, Easy Jet, Volotea e Wizz Air. «77 cancellazioni totali per ieri, 17 luglio – fanno sapere da Gesac – Passeggeri avvisati dalle compagnie aeree, non si sono presentati in aeroporto». In molti casi, come documentato, non è stato così. Ma va sottolineato che il fermo non ha nulla a che vedere con la società che gestisce lo scalo partenopeo. Alla Gesac, infatti, lo sciopero è stato comunicato dalle sigle sindacali, e solo per il 17. Da oggi, le cose torneranno regolarmente al lavoro. Anche se lo stato di agitazione terminerà - riferiscono fonti Gesac - disagi potrebbero verificarsi nelle prossime ore per la penuria di personale che si sta registra a livello europeo, generando disservizi a cascata.
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