Dopo lo sfregio con la consueta “A cerchiata” che coprì il volto raffigurante il giornalista ucciso dalla camorra Giancarlo Siani, sull'opera della street...
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Le frasi riportate nelle scritte inneggiano all’omertà: «Non rispondo, non so, non ricordo» che vuole significare una forma di solidarietà tra consociati, volta alla copertura di condotte delittuose, celando l'identità di chi ha commesso un reato o comunque tacendo circostanze utili alle indagini dell'autorità giudiziaria. Un'altra frase recita: «Basta Buonismo, Salvini Muori!», e proprio il vice premier e Ministro degli Interni Matteo Salvini nei giorni scorsi con una diretta facebook commentava la frase scritta sui muri di Milano “Non sparare a salve, spara a Salvini”: «Continuano a insultare e poi trovano qualche scemo che fa queste scritte sui muri - affermò Salvini - ho smesso di ridere, ho esaurito la pazienza. Conto che le forze dell'ordine becchino questi deficienti».
Anche nella stazione della Cumana di Fuorigrotta sono comparse scritte a firma anarchica: «Pierre Moscovici! Infamone», chiaro insulto al commissario dell’Unione Europea agli affari economici, e sempre sullo stesso tema: «L’U.E. non ci rappresenta».
L’auspicio è che terminano queste azioni vandaliche, che nulla hanno a che fare con la libera espressione, se non quella di danneggiare la collettività. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino