«Oggi no. Il 24 settembre non so»: così ha risposto il presidente della Regione Vincenzo De Luca ai giornalisti che gli chiedevano se la scuola campana fosse...
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«Dovevamo votare nell'ultima settimana di luglio. Abbiamo invece sacrificato la scuola per votare a settembre» ha detto il governatore intervenendo ad una cerimonia di inaugurazione all'ospedale «San Pio» di Benevento insieme ai vertici aziendali e al sindaco Clemente Mastella.
«Abbiamo contestato - ha ricordato De Luca - due orientamenti del governo nazionale, a nostro parere sbagliati: rendere facoltativi i test sierologici per il personale scolastico e, qui, in Campania sono obbligatori.
«Anche il settore agricolo ha risentito del contraccolpo dovuto all'emergenza Covid. Grazie al nostro Piano socio economico, al miliardo e 17 milioni di euro che abbiamo stanziato, abbiamo sostenuto anche le imprese, i lavoratori e le famiglie che dipendono da questo settore. Nel 2015 abbiamo ereditato un Psr, il programma di sviluppo rurale, partito con due anni di ritardo (eravamo ultimi in Italia anche nell'agricoltura) e con misure che non venivano incontro alle reali esigenze delle imprese agricole». «Ora dobbiamo bruciare le tappe. Nel mese di settembre convochiamo la prima riunione operativa. Dobbiamo fare in modo che il nuovo Psr parta entro il prossimo anno. Poche misure, semplici, efficaci ed immediate per sostenere la ripartenza economica e la crescita dell'occupazione nel settore dell'agricoltura in Campania», ha detto inoltre il governatore nel Sannio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino