Scuola, caos graduatorie a Napoli: punteggi fermi a due anni fa

Scuola, caos graduatorie a Napoli: punteggi fermi a due anni fa
Ormai i precari della scuola hanno un appuntamento ogni agosto. Puntuale anche quest'anno è il caos nella formazione delle graduatorie provinciali per le supplenze, le...

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Ormai i precari della scuola hanno un appuntamento ogni agosto. Puntuale anche quest'anno è il caos nella formazione delle graduatorie provinciali per le supplenze, le cosiddette Gps, dalle quali dipendono l'assegnazione degli incarichi a tempo determinato per i docenti per l'imminente anno scolastico che si apre amministrativamente il primo settembre. I sindacati segnalano innumerevoli errori, e si stanno dando da fare per spiegare ai docenti le procedure per rientrare in graduatoria o vedersi riassegnare punteggi. Tra i primi a dare l'allarme è Gilda degli Insegnanti dopo le numerose segnalazioni degli iscritti di Napoli, che chiede con forza di «modificare i sistemi di reclutamento, di rinviare le date per la presentazione delle domande di supplenza e di rivedere la tempistica e le modalità per la lavorazione delle graduatorie, soprattutto per le Gps che avrebbero dovuto giovare dell'informatizzazione del sistema».

Dal 2 agosto è possibile inoltrare le domande di supplenza, ma le graduatorie per le supplenze e per le assunzioni delle prima fascia Gps sostegno contengano diversi errori. «Troppi errori nelle Gps, molti supplenti non si ritrovano il punteggio di ben due anni di servizio, praticamente proprio quelli aggiornati. La piattaforma non funziona, non ce l'hanno fatta testare, come avevamo richiesto, forse per paura che ne rivelassimo pubblicamente le gravi lacune» accusa Francesco Sinopoli, segretario generale della Flc Cgil. Secondo Gilda «molti docenti non potranno partecipare perché il sistema informatico li ha immotivatamente espulsi dalle graduatorie. Ciò comporterà un surplus di lavoro per gli uffici territoriali che, già oberati e con personale ridotto, saranno costretti a fare i salti mortali per ripristinare le posizioni e consentire a questi docenti di inserire le domande entro il 16 agosto. Inoltre, non c'è uniformità tra i vari Usr perché le indicazioni ministeriali non sono chiare» e accusa il ministero di un disservizio che comporterà problemi per l'avvio dell'anno scolastico e insistono che «sarà impossibile avere tutti i docenti in cattedra dal primo settembre». Non è da meno Uil Scuola per voce del segretario generale Giuseppe D'Aprile: «Le falle nel sistema e le incongruenze legate alle graduatorie provinciali della scuola non sono purtroppo un fatto nuovo. Per il terzo anno consecutivo si rischia di compromettere il diritto dei lavoratori con grave danno anche per la continuità didattica, tanto evocata da questo ministero. I primi dati, se confermati su tutto il territorio nazionale, ci catapultano indietro di due anni: Il ministero dovrà risponderne e assumersi la responsabilità». 

I sindacati quindi denunciano «numerosi errori seriali ripetuti» e sotto accusa c'è sempre l'algoritmo introdotto dall'allora ministro Azzolina. Tra gli errori più frequenti, raddoppi o mancanza di punteggi, titoli di servizio caricati sul sostegno e non ritrovati sul posto comune, nomi scomparsi dagli elenchi, presenza di docenti che non hanno sciolto la riserva, preferenze dimenticate. «Il ministero dell'Istruzione ha imposto ai Provveditorati di pubblicare le Gps proprio a ridosso delle procedure per le scelte delle supplenze. Impossibile farlo. Serve più tempo agli uffici territoriali. Chiediamo che queste graduatorie vengano rettificate per evitare così contenziosi, che come lo scorso anno sono andati avanti sino a dicembre creando ancora più caos» sottolinea Uil Scuola. E infatti lo scorso anno scolastico tra docenti di ruolo con il Covid o senza Green Pass, c'è stato un continuo caos per reperire docenti supplenti. Da tre giorni è quindi partita la corsa alla correzione delle graduatorie con caos all'Usr Campania di Ponte della Maddalena, per rettificare inserimenti di titoli e punteggi, ma tra gli aspiranti supplenti c'è molta ansia di non riuscire a farcela, proprio come accadde a diversi insegnanti lo scorso anno quando si videro escludere dalle graduatorie immotivatamente per via dell'algoritmo. È per questo che Gilda chiede il ripristino delle convocazioni in presenza. Unica soluzione: ricorso urgente al Tar o al presidente della Repubblica. 

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Il Mattino