Scuola Piscicelli, restauro flop: 75 bambini restano senza asilo

Scuola Piscicelli, restauro flop: 75 bambini restano senza asilo
Per 75 alunni della scuola dell’infanzia e primaria «Piscicelli» l’anno scolastico è a rischio. Sono gli stessi che lo scorso febbraio rischiarono...

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Per 75 alunni della scuola dell’infanzia e primaria «Piscicelli» l’anno scolastico è a rischio. Sono gli stessi che lo scorso febbraio rischiarono di non potersi essere iscritti nell’istituto fiore all’occhiello dell’Arenella, per via di un corridoio in cui vigeva una promiscuità con la scuola dell’infanzia «Savy Lopez». Grazie alla mediazione dell’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini (come figura neutrale poiché non aveva nessuna competenza a riguardo) si riuscì a trovare un compromesso e riapertura delle iscrizioni. Poco dopo una commissione tecnica fissò i lavori da svolgersi ma solo ora si scopre che la Municipalità 5 (Vomero Arenella) non ha mosso un mattone. 

Su un corridoio al piano rialzato dell’edificio di via Piscicelli si affacciano sei aule, tre alla statale «Piscicelli» e tre alla comunale «Savy Lopez», che però da anni sono vuote e inutilizzate. Fino all’anno scorso, quando dopo molte richieste alla Municipalità 5 di concedere quelle tre aule vuote alla statale per poter far frequentare i bambini in lista d’attesa, le stanze erano state adibite a spogliatoio e deposito di materiali. Una promiscuità che non consentiva di assolvere a pieno al dovere di vigilanza dei minori statuito dall’articolo 2048 del codice civile. Per evitare la lista d’attesa, la preside Gabriella Talamo lo scorso gennaio fu costretta a chiudere le iscrizioni e dopo giorni di mediazione le riaprì. A convincerla fu l’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini che fece da mediatore su sollecitazione del consigliere regionale, del consigliere comunale Marco Gaudini e di Rino Nasti, consigliere della Municipalità 5. Furono così promesse le aule e un muro con una porta di sicurezza che avrebbe evitato la promiscuità con l’altra parte della «Savy Lopez» e l’andirivieni del personale scolastico comunale. 


Martedì, in vista dell’apertura dell’anno scolastico previsto il 12 settembre, la preside ha inviato una lettera di «sollecito separazione delle aree di pertinenza del complesso di via Piscicelli, n.37 concesse per gli usi della scuola dell’Infanzia comunale “Savy Lopez” e della scuola dell’Infanzia e Primaria “Maurizio De Vito Piscicelli”». Missiva inviata per conoscenza al direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Luisa Franzese, all’assessore comunale all’Istruzione Annamaria Palmieri, al presidente del Consiglio comunale Alessandro Fucito e al dirigente del Servizio Attività Tecniche della Municipalità 5 Alfonso Ghezzi. Quest’ultimo, insieme al geometra Emilio Porricelli del Sat, aveva firmato il via libera ai lavori per separare le due scuole, deciso dall’incontro interistituzionale del 26 gennaio scorso. Di qui la lettera per «la mancata realizzazione dei lavori finalizzati a disimpegnare la popolazione scolastica di competenza della scuola “Piscicelli” e i collaboratori scolastici della scuola dell’infanzia comunale “Savy Lopez”» si legge nella lettera.


«Manca il parere del genio civile» spiega il consigliere Pd Alessandro Capone. «Il progetto è pronto dal marzo scorso e giace in un cassetto della Municipalità. Questo perché la burocrazia in casi del genere è lentissima. Mi chiedo perché non utilizzare una manutenzione straordinaria per accelerare i tempi. In tal caso di potrebbe procedere anche domani». La Municipalità 5 non è nuova infatti a situazioni caotiche riguardo il settore scuola. Nel 2015 c’è stata la questione del micronido «Be-Bi» connesso alla «Savy Lopez» realizzato con i fondi Pac, il Piano di Azione per la Coesione promosso dal ministero degli Interni: spesi circa 580 mila euro per un nido mai aperto. Mentre soltanto da venerdì saranno aperte le iscrizioni al nido «Il Cucciolo» sempre realizzato con fondi Pac, e si procederà a una graduatoria fino al 4 ottobre dopo la quale si provvederà ad aprire il nido. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino