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In un quartiere dove le criticità di Asìa sono evidenti i ragazzi del territorio si rimboccano le maniche e lanciano un segnale di speranza, oltre che una lezione di educazione civica ai tanti incivili della zona. Ieri mattina a Secondigliano i ragazzi del Larsec hanno impugnato sacchi e ramazze e hanno ripulito piazza Luigi di Nocera, una importante piazza del centro storico della città. L'intervento dei giovani volontari è durato quasi l'intera mattinata e ha ripulito la piazzetta che, nei giorni scorsi, aveva suscitato l'indignazione dei cittadini per il pessimo stato in cui versava. In poche ore piazza di Nocera è stata restituita al decoro e tanti adulti si sono uniti ai volontari per dare una mano e, finalmente, non restare più alla finestra ad aspettare che i problemi vengano risolti dalle istituzioni.
Non è la prima volta che il Laboratorio di Riscossa Secondiglianese dà vita ad iniziative di questo genere. Alcuni mesi fa proprio i volontari del Larsec - che a piazza Luigi di Nocera hanno la loro sede - ripulirono gli spazi, ridipinsero le ringhiere che circondano le aiuole e risistemarono i piccoli spazi verdi che giacevano da mesi in condizioni di vergognoso abbandono. Un lavoro che ha dato i suoi frutti ma che necessita di essere supportato dalle istituzioni che non devono delegare alla sola - meritevole - opera dei volontari il mantenimento del decoro e della pulizia dei quartieri.
«Ieri mattina - ha dichiarato il presidente del Larsec Vincenzo Strino - ci siamo dedicati alla pulizia della piazza visto che l'Asia da queste parti non si vede da mesi.
Lunedì scorso il Larsec ha dato vita, proprio a piazza Luigi di Nocera, a una assemblea pubblica nata per parlare dei problemi del quartiere e fornire un assist alle istituzioni comunali e municipali che avranno il duro compito di riportare fiducia proprio in quei ragazzi che, in ogni caso, non si rassegnano a dover andare via per cercare una vita migliore.
In questi anni il Laboratorio di Riscossa Secondiglianese è stato artefice di alcune notevoli iniziative che, in un contesto di grigiore piatto, hanno portato luce e speranza. Emblematiche, da questo punto di vista, le iniziative rivolte ai più giovani e alle famiglie in difficoltà durante la pandemia, un esempio su tutti il doposcuola a distanza e il computer sospeso destinato a quanti non potevano permettersi un pc per seguire le lezioni a distanza. Tutto, Strino e i suoi ci hanno tenuto a ribadirlo più volte, senza chiedere sostegni politici, ma basandosi esclusivamente sull'enorme forza di volontà dei ragazzi del quartiere. Ragazzi che, finalmente, stanno cominciando a riscoprire l'orgoglio di essere napoletani e di vivere in un quartiere dove le difficoltà sono ancora tante ma dove i più giovani stanno diventando artefici di un futuro migliore.
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