SORRENTO. Gli agenti della polizia municipale a caccia dei furbetti delle strutture extralberghiere. Sotto la lente sono finiti bed & breakfast, case vacanza e affittacamere...
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La violazione più diffusa è quella relativa ai servizi extra come i transfert o le escursioni, che non rientrano tra quelli che possono essere forniti alla clientela e che quindi alimentano guadagni al nero. In pratica gli agenti della polizia municipale di Sorrento, agli ordini del comandante Antonio Marcia e coordinati dall'ispettore Carmine Bucciero, stanno passando al setaccio i portali web dove vengono pubblicizzate le strutture extralberghiere confrontando le inserzioni presenti su internet con quanto dichiarato nei documenti presentati al Comune. Nel caso dall'incrocio dei dati emergano delle difformità scattano le sanzioni amministrative a carico dei titolari. Un'attività di controllo alquanto complessa considerato il numero di strutture attive a Sorrento. Nel territorio comunale, infatti, in base agli ultimi dati forniti dall'Azienda di soggiorno e turismo, si contano 103 affittacamere, 136 b&b e 249 case vacanza. Senza contare che alcuni operatori tentano di aggirare le verifiche utilizzando nomi fittizi per pubblicizzare sul web le loro strutture.
Gli atti relativi agli accertamenti effettuati dalla polizia municipale di Sorrento sono stati trasmessi anche alla Guardia di Finanza di Massa Lubrense competente per territorio al fine di verificare se sussistono responsabilità in materia fiscale relative a redditi percepiti ma non dichiarati. «Bene fa il Comune a sanzionare le attività che non sono in regola - commenta il presidente di Abbac Campania, Agostino Ingenito - ma sarebbe il caso di convocare finalmente il tavolo di confronto che chiediamo da oltre un anno». Il numero uno dei titolari di strutture extralberghiere regionali è consapevole del fatto che alcuni esercenti non rispettano fino in fondo la normativa che disciplina il settore, «anche se - precisa - bisogna fare attenzione al tipo di violazioni riscontrate ed alle competenze di chi effettua le verifiche». Ingenito, infatti, tiene a puntualizzare che «i controlli in merito alle tariffe minime e massime praticate ora competono alla Regione ed eventuali sanzioni comminate dal Comune potrebbero essere oggetto di ricorso».
Cosa diversa è il discorso riguardante i servizi aggiuntivi come i transfert e le escursioni «che non possono essere forniti da chi gestisce le attività extralberghiere». Proprio allo scopo di fare chiarezza nel settore, da tempo il presidente di Abbac Campania auspica un confronto con l'amministrazione comunale di Sorrento. «Chiediamo la convocazione di un tavolo tecnico per discutere di tutto ciò che riguarda il comparto dell'accoglienza in modo da mettere in chiaro i ruoli di ciascuno ed evitare abusi e speculazioni».
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Il Mattino