È la prima volta dopo quattro secoli: le donne isolane porteranno i Misteri le tavole iconografiche rappresentanti episodi della vita, passione e morte del Cristo durante...
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Imma Mezzo, 38 anni, sposata con Napoleone Terzo (presente anche lui nel capannonelaboratorio, mentre, fedele al suo nome, impartisce ordini a una schiera di ragazzi che incollano e pitturano assi di legno) cerca di dare una spiegazione logica all'innovazione. «I Misteri pesano. Una costruzione media sfiora i 500 chilogrammi. Chiaramente, nella società dell'epoca, la fatica apparteneva al maschio con la donna, relegata in posizione subalterna, a completare, nel caso, la riuscita della manifestazione. Ma i tempi sono cambiati. Insieme ai materiali più leggeri, come il polistirolo, che hanno diminuito il peso dei Misteri, una volta costruiti tutti in legno e ferro, è cresciuta la consapevolezza della donna verso un ruolo paritario con il maschio. Non poteva non esserne investita la processione dei Misteri che ha registrato e accolto il vento del cambiamento».
Nel 2014 le donne furono ammesse alla sfilata, ma senza poyer portare i Misteri. Quest'anno il traguardo finale che rompe il tabu secolare: domani, venerdì santo, insieme ai «confratelli», anche le «consorelle» porteranno in processione i Misteri da Terra Murata a Marina Grande. Ma non mancano le voci di dissenso. Non solo tra i giovani portatori dei Misteri, a molti dei quali pesa la perdita del ruolo di principali protagonisti del rito secolare, ma anche tra le stesse donne dell'isola, timorose di un «cambiamento» che «fa correre il rischio di inficiare una sana tradizione che risale a quattro secoli fa». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino