Sgarbi contro il Corno di Natale: «Una str…ata solenne»

Vittorio Sgarbi
Mancano più di quattro mesi al prossimo Natale, ma a Napoli fa già discutere l’idea dell’Amministrazione cittadina di costruire sul lungomare liberato,...

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Mancano più di quattro mesi al prossimo Natale, ma a Napoli fa già discutere l’idea dell’Amministrazione cittadina di costruire sul lungomare liberato, in occasione delle feste natalizie, un centro commerciale a forma di corno gigante. Un’operazione che ricalca quella dell’anno scorso, quando alla rotonda Diaz i napoletani avevano visto erigere N’Albero, una struttura di 40 metri a forma di piramide, che s’illuminava di tanti colori e che al suo interno ospitava ristoranti ed esercizi commerciali – costruzione che poi fu smantellata a metà marzo, come previsto –. E anche allora l’iniziativa era stata accolta da polemiche e opinioni contrastanti. Ora, a otto mesi di distanza, si replica: corno sì o corno no?

 
Nel dibattito sull’opportunità di realizzare il maxi corno d’orato sono intervenuti in tanti, tante le voci più o meno autorevoli che hanno espresso la loro opinione sulla validità del progetto. L’ultimo a dire la sua sull’argomento è stato Vittorio Sgarbi. Il popolare critico d’arte, in un video apparso ieri sul suo canale Youtube, ha bocciato aspramente, e in maniera molto colorita, l’idea della giunta De Magistris di far costruire sul lungomare napoletano una gigantesca versione di quello che è il simbolo della superstizione per eccellenza. «Non avendo avuto mai un’idea in zucca, De Magistrik – esordisce Sgarbi, ironizzando sul conto del primo cittadino e stroppiandone il cognome –, sindaco abusivo di Napoli votato da menti ottenebrate, l’anno scorso ha pensato a un albero di Natale praticabile, adesso ha in mente un’altra idea per solo un milione di euro: fare un maxi corno d’oro, un amuleto sul mare, per dare a Napoli ciò che si merita. Come se quello che Napoli attende dovesse venire soltanto dal caso, dalla fortuna, dal destino». Poi prende un giornale e ne mostra al pubblico una pagina, dove c’è una foto in cui è riprodotta l’opera che dovrebbe essere realizzata, e sentenzia: «Allora immaginate un corno, una stronzata solenne di menti ottenebrate, quella di De Magistris e quella di suo fratello».
 

Espressa senza mezzi termini la sua idea sulla questione, non smentendo il proprio stile, Sgarbi inizia a leggere l’articolo del giornale: un’intervista a Paola Lattaro, moglie di Claudio De Magistris, fratello del sindaco. La donna, anche lei contraria all’idea promossa dal cognato, sembra essere entrata nelle grazie del critico d’arte, che si spinge a dire di lei: «Una mente lucida con un pensiero chiaro». E ancora: «L’unica in famiglia ad avere un cervello». Un entusiasmo che non nasce da una conoscenza diretta, ma dalle dichiarazioni rese dalla donna al giornale, in cui racconta che già l’anno scorso si era rifiutata di visitare N’Albero e di aver litigato col marito per tre mesi per questa ragione. E oggi definisce quel corno costruito proprio lì «l’orrore allo stato puro». Una presa di posizione netta che le fa guadagnare gli elogi di Sgarbi, che ne auspica una futura elezione a sindaco di Napoli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino