Una campagna di sensibilizzazione contro le aggressioni nei presidi sanitari. È questa l’iniziativa messa in campo dal Sindacato Medici Italiani dell’Asl...
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«Non si combatte la violenza chiudendo i presidi- ha spiegato Ernesto Esposito, segretario aziendale Smi- dalla nostra ricognizione è emerso che sono maggiormente a rischio le strutture localizzate nelle aree di montagna della regione e nelle periferie delle città dove spesso manca la vigilanza». La campagna di sensibilizzazione è indirizzata soprattutto alle istituzioni e ai vertici aziendali Asl per sollecitare il maggior impiego di vigilanza privata.
«Un ruolo insostituibile è svolto dai vigilantes, attualmente presenti in molti presidi della Asl Napoli 1 - continua Esposito - per questo motivo abbiamo incontrato il Presidente Nazionale delle Guardie Giurate Giuseppe Alviti, stilando un piano per potenziare l’azione di controllo e vigilanza e proporlo alle istituzioni». La questione della vigilanza privata e delle aggressioni subite dai sanitari è rimbalzata a livello nazionale nell’incontro tra lo Smi ed il presidente del Senato, Pietro Grasso.
«Nei giorni scorsi era stato lanciato un appello alle massime istituzioni del nostro Parlamento - ha dichiarato Pina Onotri, segretario generale dello Smi - abbiamo riscontrato grande sensibilità del presidente del Senato sulla necessità di risposte concrete al senso di abbandono, disagio e rabbia che vivono i medici, soprattutto le donne, quando sono in prima linea sulle ambulanze e nei pronto soccorso».
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Il Mattino