Caivano, il sindaco choc: «Parco Verde da abbattere, favorisce la criminalità». Ma don Patriciello: «Soluzione drastica, prima le telecamere»

Caivano, il sindaco choc: «Parco Verde da abbattere, favorisce la criminalità». Ma don Patriciello: «Soluzione drastica, prima le telecamere»
«Diciamo la verità: il Parco Verde dovrebbe essere buttato giù e ricostruito». Questo lo sfogo del sindaco di Caivano, Enzo Falco, che ha incontrato il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Diciamo la verità: il Parco Verde dovrebbe essere buttato giù e ricostruito». Questo lo sfogo del sindaco di Caivano, Enzo Falco, che ha incontrato il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, in visita alla cittadina dell'entroterra a Nord di Napoli, dove si affrontano i clan camorristici locali e quelli della zona di Arzano, protagonisti degli ultimi episodi di intimidazione. «Si tratta di un'edilizia che favorisce il tessuto criminale, dove sono stati insediati, dopo il terremoto del 1980, elementi malavitosi provenienti da Napoli, che si sono uniti a soggetti locali».

«Non sono buonista - aggiunge il sindaco, in carica da un anno e 4 mesi - e dico che la repressione è indispensabile. Apprezziamo l opera delle forze dell'ordine, ma i sequestri di droga rischiano di essere operazioni di facciata. Certo l'aumento di presenza dei carabinieri è una buona notizia, ma abbiamo appena 9 vigili urbani per 37mila abitanti. E poi una bonifica sociale, redistribuendo l'edilizia popolare nel tessuto urbano, e la creazione di occasioni di lavoro sono inseparabili dalla repressione».

Una riflessione, dice Falco, andrebbe fatta anche nella strategia di camorra .«Senza pregiudizi, dopo anni, dobbiamo prendere atti che le marce e le mobilitazioni non sono servite». Per il sindaco Falco, «il petardo fatto esplodere vicino alla parrocchia di don Patricello è stato un segnale, forse dei clan che stanno cercando di inserirsi nella grande piazza di spaccio del Parco Verde».

La risposta di don Maurizio Patriciello non si fa attendere: «Abbatterlo? E la gente, dove la mettiamo? Certo, è un Rione nato con il peccato originale. Ma così si punta al massimo, quando non abbiamo neanche il minimo. Io dico che intanto dobbiamo avere le telecamere, dobbiamo avere almeno 64 vigili urbani». Ma le ripetute visite di politici sono utili? «Che devo dire? - risponde il parroco del Parco Verde- almeno si parla un po' della situazione di qui. È meglio del silenzio, nel quale gli spacciatori possono vendere tranquillamente la droga. Io ringrazio tutti, anche quelli che mi telefonano per dirmi “le sono vicino”, ma io non so neanche dove abitano». Sulle marce il parroco è certo che «possono servire a svegliare qualcuno che dorme, ma il pentimento cristiano è un'altra cosa, e anche il collaboratore di giustizia è un'altra cosa».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino