Babbo Natale a Napoli, smontato il pupazzone di piazza Vittoria: «Ma tornerà fra 15 giorni»

Montato di martedì, smontato di mercoledì: il Babbo Natale di Piazza Vittoria ha fatto un’apparizione-lampo a inizio ottobre. Eppure quel brevissimo tempo in...

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Montato di martedì, smontato di mercoledì: il Babbo Natale di Piazza Vittoria ha fatto un’apparizione-lampo a inizio ottobre. Eppure quel brevissimo tempo in cui il gigante rosso ha svettato davanti al mare del Golfo è bastato a generare discussioni e polemiche.

Si tratta, innegabilmente, di una installazione non dotata di eccessiva grazia, troppo appariscente e poco consona a un lungomare che si vanta d’essere tra i più belli del mondo. Si tratta di uno dei simboli natalizi che fin dai prossimi giorni troveranno spazio in 36 piazze della città, dal Plebiscito a Forcella, dal Vomero a Bagnoli; è una delle porzioni del (lodevole) progetto della Camera di Commercio per illuminare Napoli nei giorni delle festività, forse la parte meno riuscita. 

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Quel Babbo Natale alto come un palazzo di tre piani, un po’ sgraziato e troppo invadente, è stato piazzato al centro di piazza Vittoria con esagerato anticipo, ottanta giorni prima del Natale. Quel pupazzo, che avrebbe voluto rappresentare l’avamposto dell’invasione di colori festosi in città, s’è trasformato subito in oggetto della discordia.

È piaciuto a pochi, è stato contestato con severità da tanti, è stato rimosso dopo meno di 24 ore d’esposizione con la spiegazione ufficiale che “si trattava solo di una prova”. Adesso quel pupazzo è tornato in deposito, ma a fermare il sospiro di sollievo di chi ne auspicava la definitiva rimozione, è arrivato un chiarimento da parte della Camera di Commercio: «L’installazione nel giro di un paio di settimane tornerà al suo posto in piazza Vittoria, pronta ad illuminare Napoli quando si accenderanno tutte le luci natalizie a inizio novembre».

Il posizionamento del Babbo Natale rientra in un accordo siglato con il Comune di Napoli che ha offerto piena collaborazione all’iniziativa della Camera di Commercio; la sistemazione del pupazzo, e di altre 56 installazioni tridimensionali nelle 36 piazze di Napoli «non ha bisogno di permessi ufficiali da parte della Soprintendenza», spiegano dalla Camera di Commercio chiarendo che tutti i permessi sono validati dal Comune e basta quel tipo di concessione senza altra burocrazia. 

Il progetto natalizio della Camera di Commercio prevede un investimento di 2,2 milioni di euro per la sistemazione di luminarie natalizie in tutta la città: oltre alle 36 piazze di cui abbiamo abbondantemente detto, saranno illuminate a festa anche 206 strade cittadine per un totale di percorsi illuminati che supera i 130 chilometri. L’iniziativa è stata accolta con favore da tanta parte della città, presa di mira da molti che si sono chiesti e continuano a chiedersi con insistenza il motivo di una installazione così anticipata. La risposta è già arrivata in passato da parte della Camera di Commercio: per sistemare luminarie lungo 130 chilometri, e fare in modo che possano essere accese a inizio novembre, bisogna muoversi con largo anticipo. 

Severa la presa di posizione di Confcommercio che precisa di non essere coinvolta nella questione e, tramite la presidente Carla della Corte spiega: «Non si può assistere al montaggio di luci natalizie, peraltro datate e già viste altrove, quando ancora si sta andando al mare, provocando, come in molti ci stanno segnalando, un danno all’immagine cittadina. Non si vede la necessità di un montaggio tanto anticipato considerando che normalmente è una procedura che si conclude in pochi giorni».

Per presentare il progetto ufficialmente e chiarire ogni dubbio sull’intervento da più di due milioni di euro in favore della città, il presidente della Camera di Commercio, Ciro Fiola, terrà una conferenza stampa lunedì prossimo. 

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Il Mattino