SORRENTO - «Napoli vanta una cultura dell’accoglienza che non ha eguali nel mondo, ma c’è ancora molto da fare per quanto riguarda filosofia del lavoro e...
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Nel corso dell'incontro, organizzato dalla presidente dell'associazione Amiche del Museo Correale Monica Rocco in collaborazione con i vertici della Casa dell'arte di Sorrento, Bellenger non ha perso l'occasione di sottolineare le difficoltà incontrate nella gestione del Capodimonte ma anche le grandi soddisfazioni ricevute a seguito di iniziative già avviate o in itinere. Qualche esempio? L’adozione di una panchina, la pulizia e l’apertura del bosco, la realizzazione di campi da calcio e da rugby, l'allestimento di mostre di grande valore e la digitalizzazione dell’immenso patrimonio museale. «Questa è la mia prima volta al Correale in veste ufficiale - ha concluso Bellenger - ma conosco molto bene questo museo: ci sono venuto da bambino, poi quando ero un giovane professore di filosofia, e non posso fare a meno di notare che si tratta di un autentico scrigno d’arte».
Presenti nella Sala degli Specchi anche Gaetano Mauro e Filippo Merola, rispettivamente presidente e direttore del Correale: «Sono diverse le analogie tra le iniziative promosse dal Museo di Capodimonte e quelle avviate dal Museo Correale. Il fatto che un esperto del calibro di Bellenger abbia adottato strategie simili alle nostre, come quella che ha consentito di rendere il giardino fruibile a turisti e residenti, ci sprona a continuare sulla strada intrapresa». In prima fila Giuseppe Cuomo, sindaco di Sorrento: «La cultura è un viatico importante per il turismo, a Napoli come a Sorrento: quando si parla bene della terra partenopea, anche la Costiera ne beneficia. Bisogna puntare anche su iniziative di spessore in campo storico e artistico per mettere la Campania in condizione di attrarre un numero sempre maggiore di ospiti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino