SORRENTO - Una tavola del '400 di autore anonimo, «La Pietà», un'opera di notevole interesse, tra le tante presenti nelle sale del Museo Correale,...
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Le tecniche attuate da Alessandra Cacace sono state seguite nelle varie fasi del restauto dagli studenti del Liceo artistico Francesco Grandi. «Con questa iniziativa - spiega Monica Rocco, presidente dell'Associazione Amiche del Museo - abbiamo voluto contribuire al recupero di un'opera di particolare pregio artistico e nello stesso tempo infondere nei giovani l'amore per l'arte e la difesa e il recupero del nostro patrimonio». Il dipinto, come hanno evidenziato dalle loro ricerche gli stessi studenti, è articolato a tre scomparti cuspidati, nelle cui parti alte sono collocate, al centro, una Trinità e ai lati l’Angelo e l’Annunciata. «Il trittico, come suggerisce lo studioso Stefano De Mieri - osservano gli studenti nel loro approfondimento curato seguendo il restauro -, può essere riferibile alla cerchia della bottega del pittore Giovanni di Gaeta e risale con buone probabilità agli anni Sessanta del XV secolo. De Mieri, autore di svariati saggi e studi attributivi inerenti anche l’ambito sorrentino, infatti, ha rapportato la tavola del Museo Correale a un dipinto di Giovanni da Gaeta custodito nella chiesa di Santa Maria Assunta a Fondi, raffigurante anche in questo caso una Pietà. Il confronto rivela significativi punti di contatto, ravvisabili in particolare nella marcata rigidità del corpo del Cristo. Entrambe le opere si pongono in una posizione artistica ancora non aggiornata dai fermenti più innovativi della cultura rinascimentale del tempo; risultano piuttosto due interessanti testimonianze nutrite da quei riferimenti alla cultura tardo trecentesca e a quelle componenti iberico-provenzali imperanti nell’ambito partenopeo».
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Il Mattino