SORRENTO - Avrebbero effettuato lavori irregolari in un appartamento, adibito ad affittacamere e sotto sequestro preventivo dal maggio 2016, dopo aver violato i sigilli apposti a...
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Nel mirino dei militari è finito l'appartamento già sequestrato il 23 maggio 2016 per ordine della Procura della Repubblica di Torre Annunziata. All'epoca, ai proprietari della struttura furono contestati ampliamenti volumetrici non autorizzati e finalizzati alla realizzazione di una cucina e di un bagno, senza dimenticare la modifica dei prospetti volta a collegare i locali oggetto dei lavori. Ora, a distanza di due anni e mezzo, i carabinieri sono tornati in quell'appartamento per controlli di routine. Risultato? Stando a quanto ricostruito dai militari dell'Arma, i lavori bloccati dalla magistratura a maggio 2016 sarebbero stati completati e l'ampliamento volumetrico così realizzato sarebbe stato successivamente utilizzato dai proprietari. Ovviamente, per portare a termine l'intervento, sarebbero stati violati i sigilli apposti dalle forze dell'ordine per ordine della Procura due anni e mezzo fa. Perciò per l'affittacamere, nel quale non erano ospitati turisti al momento del controllo, è formalmente scattato un secondo sequestro, mentre i tre proprietari sono stati denunciati a piede libero per abusivismo edilizio e violazione dei sigilli: tra loro anche la persona alla quale era stata affidata la custodia giudiziaria della struttura.
A Piano di Sorrento, invece, sono stati denunciati una donna e due uomini proprietari di una villa in via Cavone soggetta a vincolo storico e architettonico. Sull’immobile erano stati effettuati lavori in difformità rispetto al permesso di costruire rilasciato dal Comune. A Vico Equense, infine, la segnalazione all'autorità giudiziaria è scattata per quattro persone: due sono proprietari e gestori di uno stabilimento balneare, il terzo direttore dei lavori e il quarto rappresentante della ditta esecutrice di lavori. Sono coinvolti a vario titolo nella variazione dello stato dei luoghi nei pressi dello stabilimento, zona in cui sarebbe stato modificato un tratto di strada di circa 100 metri tramite l'installazione di due rampe in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino