Quando i numeri ti aiutano a vivere. Nei pressi di piazza San Domenico il professore di strada Giuseppe Polone. Si diverte e riesce a racimolare la giornata incastrando i numeri...
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Originario della zona di Porta Capuana, Giuseppe, 70 anni, ha trascorso una vita in giro per il mondo. E racconta di quando, rimasto per cinque giorni nella foresta Amazzonica, per non perdere la cognizione del tempo, iniziò a ragionare con le cifre e i numeri decimali provando a far quadrare i conti. «La mia passione è nata così - dice- io non ho studiato, io ero uno scugnizzo napoletano, ho appena la quinta elementare, non so fare le equazioni con le parentesi graffe, ma sulle divisioni non mi batte nessuno».
Giuseppe accoglie i turisti nella sua «Università» della strada, la sua cattedra a Spaccanapoli ogni giorno viene frequentata da decine di persone: stranieri incuriositi, appassionati di enigmistica, studenti e professori (quelli veri) di matematica. E tutti dopo un breve giochino con Giuseppe ricevono la Laurea con tanto di tesi numerica stampata sul retro.
«Io sono qui perché voglio dimostrare al mondo quanto sono intelligenti i napoletani - spiega Giuseppe - abitavo nel Costa Rica ma sono tornato perché voglio che Napoli venga inserita nel libro del Guinness World Record costruendo a piazza Plebiscito una torre di 40 metri fatta di quadrati la cui somma farà sempre 40. Fino allo scorso anno avevo come obiettivo il numero 36 perché tanti erano i goal di Higuain. Ma dopo il tradimento ho aumentato a 40. Sono sicuro che ci sarà un altro calciatore del Napoli che farà 40 goal». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino