Ottaviano, carabinieri-rapinatori: dolore per la vittima, la rabbia dei militari

Ottaviano, carabinieri-rapinatori: dolore per la vittima, la rabbia dei militari
«Hanno tradito i valori a cui l'Arma si ispira». Il comandante provinciale dei Carabinieri di Napoli, generale...

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«Hanno tradito i valori a cui l'Arma si ispira». Il comandante provinciale dei Carabinieri di Napoli, generale Antonio De Vita, ha espresso con queste parole l'amarezza per i due militari in stato di fermo per il tentativo di rapina compiuto ieri a Ottaviano (Napoli), in seguito al quale un giovane è morto e altre nove persone sono rimaste ferite.



Per gli investigatori è stata una giornata di intenso lavoro mentre hanno continuato a mettere insieme tutti i tasselli per ricostruire i fatti: la rapina nel supermercato, con scene da film, i due carabinieri-rapinatori inseguiti, bloccati e feriti dalle vittime che hanno cercato una 'giustizia privata'. A perdere la vita è stato Pasquale Prisco, di 28 anni, uno dei gestori dell'esercizio commerciale.







È morto la notte scorsa dopo alcune ore di agonia all'ospedale di Sarno, dove è stato sottoposto ad un lungo intervento chirurgico. Sono stazionarie le condizioni dei nove feriti, tra cui anche i due carabinieri in licenza (erano assegnati a un reparto nel Veneto) sottoposti a fermo con l'infamante accusa di essere gli autori del colpo e della sparatoria. Quello di oggi è stato il giorno del dolore, dello sgomento, dell'incredulità.



Il generale De Vita, con il comandante del gruppo di Torre Annunziata, Antonio Petti, e il sindaco di Ottaviano, Luca Capasso, ha incontrato i familiari di Pasquale Prisco. De Vita ha espresso alla famiglia Prisco, a nome di tutta l'Arma dei Carabinieri, «il profondo cordoglio per la dolorosa perdita», rinnovando inoltre «sentimenti di vicinanza alle persone ferite». Vicinanza sia alla famiglia delle vittime, a quelle dei feriti e all'Arma dei Carabinieri è stata espressa dal capogruppo alla Camera dei Deputati di Forza Italia, Renato Brunetta.



Proseguono le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Torre Annunziata, coordinate dalla Procura di Nola (il procuratore Paolo Mancuso, l'aggiunto Maria Teresa Troncone e il pm Carla Bianco), per fare luce su tutti gli aspetti della vicenda ed in particolar modo sui due carabinieri sottoposti a fermo, che sono stati immediatamente sospesi dal servizio. Sono Claudio Vitale, 41 anni, di Cercola (Napoli), trasferito però da qualche tempo nel Veneto, e Jacomo Nicchetto, 33 anni, di Chioggia (Venezia): entrambi sono ricoverati all'ospedale di Salerno.



I due erano di stanza in Veneto e non avevano mansioni investigative. In merito alla dinamica dei fatti è stato accertato che dopo aver subito la rapina dal supermercato sono partite due auto che si sono messe alla ricerca dei rapinatori. La vettura che era stata utilizzata per raggiungere il supermercato è stata intercettata lungo la strada statale 268, all'altezza della zona industriale di Ottaviano.



Qui c'è stata anche colluttazione tra vittime della rapina e rapinatori, culminata poi con l'esplosione di alcuni colpi d'arma da fuoco. Le concitate fasi degli eventi hanno creato anche un 'giallo' subito chiarito. Si è temuto che i banditi, entrambi feriti, fossero fuggiti su un'ambulanza.
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Il Mattino