«Questo gravissimo episodio è l'ennesimo di una lunga sequenza di aggressioni e violenze contro i migranti, e in particolare gli uomini e le donne nere, che si...
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Pierre Pereira, presidente della comunità senegalese di Napoli, parla esplicitamente di «ansia e paura»: «Sono aggressioni mirate contro chi ha la pelle nera, poteva capitare a chiunque di noi».
Intanto gli attivisti ricordano i casi degli ultimi giorni. «L'aggressione ad un cittadino nigeriano a Villa Literno, ad un immigrato dal Mali colpito con pistola a pallini a San Cipriano, tre cittadini del Bangladesh pestati al Lago Patria, un altro nigeriano picchiato al Vomero mentre chiedeva l'elemosina, un richiedente asilo aggredito a Nola (e poi il caso di un cittadino marocchino lasciato morto fuori l'ospedale di Maddaloni su cui si stanno facendo accertamenti pensando a una morte sul lavoro)». Rivolgono, però, anche un invito: ad evitare «strumentalizzazioni a effetto che fanno diventare le aggressioni agli immigrati il «problema immigrazione», trasformando anche in questi casi le vittime in colpevoli!». «È un momento in cui la violenza razzista si sente legittimata e questo è un problema su cui la politica e i media in primis devono farsi delle domande», concludono. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino