Spari contro immigrato, manifestazione in piazza a Napoli

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«Questo gravissimo episodio è l'ennesimo di una lunga sequenza di aggressioni e violenze contro i migranti, e in particolare gli uomini e le donne nere, che si sono moltiplicate in questi mesi, in questi giorni purtroppo anche in Campania dove contiamo solo nell'ultima settimana diverse aggressioni». È il momento di scendere in piazza, è il momento di dire basta e dobbiamo farlo adesso!». È così che la Comunità senegalese di Napoli e gli attivisti della Rete antirazzista sono scesi in piazza oggi pomeriggio per una manifestazione di protesta dopo il ferimento, ieri sera, di un immigrato a Napoli. Il presidio ha avuto il suo concentramento in piazza Garibaldi.

 
Pierre Pereira, presidente della comunità senegalese di Napoli, parla esplicitamente di «ansia e paura»: «Sono aggressioni mirate contro chi ha la pelle nera, poteva capitare a chiunque di noi». In meno di una settimana in Campania sono stati dieci i casi di aggressioni contro persone di colore, ricorda la Cgil.
 

Intanto gli attivisti ricordano i casi degli ultimi giorni. «L'aggressione ad un cittadino nigeriano a Villa Literno, ad un immigrato dal Mali colpito con pistola a pallini a San Cipriano, tre cittadini del Bangladesh pestati al Lago Patria, un altro nigeriano picchiato al Vomero mentre chiedeva l'elemosina, un richiedente asilo aggredito a Nola (e poi il caso di un cittadino marocchino lasciato morto fuori l'ospedale di Maddaloni su cui si stanno facendo accertamenti pensando a una morte sul lavoro)». Rivolgono, però, anche un invito: ad evitare «strumentalizzazioni a effetto che fanno diventare le aggressioni agli immigrati il «problema immigrazione», trasformando anche in questi casi le vittime in colpevoli!». «È un momento in cui la violenza razzista si sente legittimata e questo è un problema su cui la politica e i media in primis devono farsi delle domande», concludono. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino