Da ormai diversi anni il trasporto pubblico su gomma del Comune di Napoli è nel mirino delle critiche per la bassa qualità dei servizi offerti ai cittadini. Secondo...
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Situazioni di questo genere sono comuni sia nelle zone popolari che nei quartieri-bene dove la situazione non è di certo migliore. A via Mario Fiore, nel quartiere Vomero, la fermata Anm che serve l'ospedale Santobono è addirittura circondata da alcuni grossi cassonetti che rendono disagevole l'attesa e, allo stesso tempo, pericolosa la salita e la discesa dei passeggeri dai bus. Non migliora la situazione delle fermate "a raso". In alcune zone della città, infatti, le fermate sembrano essere addirittura non a norma. E' il caso di via Tasso, dove una fermata Anm è collocata in piena curva e - lo denunciano da tempo gli autisti Anm - con scarsissima visibilità. Una situazione, quindi, ben lontana dall'immagine delle due fermate più belle del mondo, con tanto di incantevole vista sul golfo di Napoli e sul Vesuvio, situate nel quartiere di Posillipo.
«Si tratta di una situazione insostenibile - spiega Vincenzo de Luca, sindacalista di Usb Trasporti - che conosciamo da tempo e che abbiamo più volte segnalato anche all'azienda. In alcune zone della città fermarsi per far salire o scendere i passeggeri rappresenta un rischio sia per l'incolumità dei passeggeri stessi che per la sicurezza stradale. Non si riesce a comprendere come sia stato possibile creare fermate in curve prive di visibilità, in discesa o in zone situate a ridosso di incroci. Inoltreremo immediatamente una nuova segnalazione alla dirigenza con la speranza che stavolta qualcuno si decida a mettere in sicurezza le fermate oltre che a ridare dignità ad alcune pensiline che giacciono nel più completo e desolante degrado».
Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Commissione Trasporti Nino Simeone: «Situazioni come quella di via Mario Fiore derivano dai mancati controlli sugli incivili che pensano di poter spostare a loro piacimento i cassonetti per creare posti auto - afferma - e fermo restando che ogni segnalazione di questo genere che perviene al mio ufficio viene sempre girata all'assessorato competente. Per le pensiline sono stati effettuati investimenti corposi - prosegue l'esponente del consiglio comunale - ed è veramente indegno dover rilevare che in tantissimi casi quelle pensiline costate fior di quattrini ai contribuenti napoletani vengono utilizzate come deposito di rifiuti o come giaciglio dai senza fissa dimora. In mancanza di controlli e di sanzioni severe - continua ancora Simeone - queste situazioni sono destinate a ripetersi. Ci auguriamo, perciò, che l'amministrazione avvii al più presto un serio programma di contrasto alle illegalità di questo tipo»
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Il Mattino