Stadio Collana, è un'odissea: gestione ancora in bilico, altri due mesi di limbo

Stadio Collana, è un'odissea: gestione ancora in bilico, altri due mesi di limbo
Non c'è ancora chiarezza sul futuro dello stadio Collana. Il Tar ha spostato in avanti la data determinante portando alla fine di ottobre la decisione sulla revoca...

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Non c'è ancora chiarezza sul futuro dello stadio Collana. Il Tar ha spostato in avanti la data determinante portando alla fine di ottobre la decisione sulla revoca dell'affidamento della struttura.

Resta in bilico, dunque, il futuro dell'impianto vomerese sul quale ormai da molti mesi è in corso un braccio di ferro fra la Regione e la Giano, società che ha ottenuto l'affidamento dello stadio e delle palestre.

Non c'è mai stata pace per il Collana fin dai giorni in cui si decise che andava riaperto e che era necessario trovare società capaci di gestire le attività sportive e anche una porzione dei necessari rifacimenti alle palestre e alle tribune.

Era il 2015 quando le procedure vennero avviate. Tra bandi contestati, interventi del Tribunale Amministrativo Regionale e passaggi di mano, la svolta è arrivata intorno al 2018: impianto affidato a una società che all'epoca era posseduta quasi interamente da Ciro Ferrara e Fabio Cannavaro che, sportivi affermati e amati, si fecero garanti di una gestione futura improntata alla valorizzazione dei valori dello sport. Poi, col tempo, Ciro Ferrara s'è sfilato dalla società e Fabio Cannavaro è rimasto con una piccolissima quota del 5%. Oggi maggiore azionista della Giano è l'imprenditore Paolo Pagliara che detiene il 90% delle quote; il restante 5% è nelle mani dell'imprenditore Sandro Mussolino

La festa d'inaugurazione ufficiale s'è tenuta nel dicembre del 2019. Ma subito sono scattate tensioni e polemiche: ci sono stati interventi della polizia municipale per le verifiche sulle concessioni e un'accurata indagine della Guardia di Finanza. Poi, siccome la questione del Collana iniziava a diventare spinosa per la Regione, il presidente De Luca ha nominato un commissario ad acta, Pasquale Manduca, nel luglio del 2020.

Risale, invece, allo scorso mese di maggio la comunicazione ufficiale inviata a Giano da Santa Lucia: «L'affidamento è ufficialmente revocato». Secondo il commissario Manduca ci sarebbero state «gravi inadempienze» che, ovviamente, la Giano ha puntualmente contestato.

Alla data della decadenza dell'affidamento, fissata dalla Regione allo scorso 5 di giugno, s'è manifestato un nuovo ricorso al Tribunale Amministrativo che ha fermato tutto. Nel corso dell'estate una prima udienza dinanzi ai giudici amministrativi s'è conclusa con un rinvio, l'altro giorno una nuova udienza e un nuovo allontanamento della decisione, slittata alla fine di ottobre. 

Nel frattempo la nuova stagione sportiva del Collana è già ben avviata con oltre duemila iscrizioni ai corsi di ginnastica, scherma, arti marziali, atletica: decine di giovani napoletani attendono con ansia la decisione del Tar, anche se la Regione ha promesso che ci sarà piena continuità nello svolgimento delle attività.

A vigilare sulla vicenda il consigliere regionale del Sole che Ride, Francesco Emilio Borrelli il quale ha diffuso un comunicato a doppia firma con il consigliere municipale Rino Nasti: «Siamo seriamente preoccupati del fatto che, a distanza di tanto tempo, si continui con guerre di carte bollate, frutto di una burocrazia esasperante e di comportamenti opachi che rischiano di penalizzare l'utenza dello stadio Collana. L'impianto vomerese deve rimanere aperto e fruibile per i tanti appassionati di sport. Evitiamo che subisca la stessa sorte del palazzetto dello sport Mario Argento che giace desolatamente abbandonato a Fuorigrotta sepolto dalla mala politica e dalla burocrazia inconcludente. La priorità deve essere farlo rimanere aperto non cercare di impossessarsene». 

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Il Mattino