È a processo per stalking, va all'udienza, scopre il nuovo domicilio dell'ex compagna e, anziché tornare ai domiciliari, va a minacciarla fin sotto casa. Il...
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Tutto si è svolto in poche ore. Mercoledì mattina, presso la Corte d'Appello di Napoli, era in programma il processo di secondo grado per Stefano C., già condannato dal tribunale di Torre Annunziata per stalking e maltrattamenti in famiglia proprio ai danni di Maria, e relegato ai domiciliari per questi reati. La Corte ha autorizzato il 37enne a raggiungere l'aula del tribunale con mezzi propri e senza scorta, come spesso accade per chi è detenuto ai domiciliari.
Terminata l'udienza, però, Stefano non ha fatto ritorno a casa. Anzi, da Napoli ha fatto rotta direttamente verso la nuova abitazione in cui adesso risiede l'ex compagna con la madre. E ha potuto farlo grazie ad un semplice dettaglio: sulla notifica dell'udienza all'imputato era specificato anche il nuovo indirizzo di residenza della parte offesa, che fino a qualche giorno prima il 37enne non conosceva. Alle 15,20, racconta la donna in sede di denuncia, Stefano è arrivato al citofono di casa, ha bussato con insistenza e ha chiesto all'ex suocera di parlare con Maria. Voleva un contatto, l'ennesimo tentativo di riallacciare un rapporto di coppia malato e contrassegnato da tanti episodi di violenza. Al diniego di Maria, il 37enne ha minacciato le due donne: «Io so tutto di voi, non vi darò tregua». Stefano è salito in sella ad uno scooter e si è allontanato di corsa.
L'immediata telefonata ai carabinieri ha permesso di accertare che in effetti il 37enne alle 15,40 non era ancora in casa. E, grazie ad una foto scattata da Maria dalla finestra e subito inoltrata ai carabinieri, è stato possibile constatare che Stefano era andato sotto casa della donna, nonostante tutti i divieti imposti dalla detenzione domiciliare e le restrizioni che i particolari reati di cui è accusato prevedono. Letta la relazione dei carabinieri, la quinta sezione della Corte d'Appello, che aveva appena confermato la sentenza di condanna per il 37enne, ne ha subito ordinato il nuovo arresto, emettendo un ordine di revoca della misura dei domiciliari. Ieri mattina, i carabinieri hanno raggiunto l'abitazione di Stefano C., gli hanno notificato il provvedimento e l'hanno subito accompagnato nel carcere di Poggioreale.
Due anni fa, Maria aveva deciso di denunciare l'ennesima aggressione subita tra le mura domestiche. Violenze e vessazioni taciute per mesi, per anni, sperando sempre che potesse essere l'ultima volta, che tutto si potesse risolvere. Invece, le aggressioni e gli insulti erano andati avanti e Maria ha trovato il coraggio di fuggire dalla sua casa di Boscotrecase e di denunciare. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino