Stalking, violenze ripetute e auto incendiata: l'incubo lungo otto mesi della fidanzata

Stalking, violenze ripetute e auto incendiata: l'incubo lungo otto mesi della fidanzata
Aggressioni fisiche e verbali, pedinamenti, violenze ripetute, auto incendiata. Una vita d'inferno che andava avanti dallo scorso mese di gennaio, da quando cioè una...

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Aggressioni fisiche e verbali, pedinamenti, violenze ripetute, auto incendiata. Una vita d'inferno che andava avanti dallo scorso mese di gennaio, da quando cioè una ragazza residente a Casola di Napoli è stata vittima dell'ossessione morbosa e violenta dell'ex fidanzato, 22 anni di Scafati.

La fine dell'incubo oggi, quando i carabinieri della caserma di Gragnano hanno tratto in arresto il giovane in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della procura oplontina. L'uomo è accusato di atti persecutori nei confronti della ex fidanzata.

Secondo gli investigatori il ventiduenne dallo scorso gennaio, con condotte ripetute e per futili motivi legati alla gelosia, ha sistematicamente molestato e minacciato la giovane, provocandole un perdurante stato di ansia: «Che ha ingenerato nella stessa - scrive in una nota il sostituto procuratore di Torre Annunziata, Emilio Prisco - un fondato timore per la propria incolumità e che l'ha costretta a cambiare le proprie abitudini di vita».

Il ragazzo infatti, oltre a numerosi pedinamenti e minacce verbali, le ha in passato provocato ecchimosi e graffi con aggressioni fisiche, le ha distrutto il cellulare e in un'occasione le ha sfilato le chiavi del cruscotto dell'auto impedendole così di allontanarsi. 

«L'escalation di minacce e violenze - prosegue Prisco - è culminata lo scorso 25 luglio, allorquando l'arrestato, utilizzando della benzina, ha appiccato il fuoco all'utilitaria in uso alla vittima, parcheggiata nei pressi della sua abitazione, provocando la distruzione parziale del veicolo». Il ventiduenne, dopo le formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

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Il Mattino