Stop sciopero all'American Laundry ritornano le lenzuola negli ospedali

Stop sciopero all'American Laundry ritornano le lenzuola negli ospedali
I lavoratori dell'American Laundry, la società di Melito che gestisce la lavanderia degli ospedali dell'Asl Napoli 1 e che avevano bloccato le forniture a causa di...

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I lavoratori dell'American Laundry, la società di Melito che gestisce la lavanderia degli ospedali dell'Asl Napoli 1 e che avevano bloccato le forniture a causa di una vertenza sindacale, hanno interrotto lo sciopero e stamattina hanno ripreso a lavorare nelle lavanderie che forniscono lenzuola e camici ai nosocomi. Lo annuncia Olga Porta, commissario della ditta di lavanderia che ha l'appalto per gli ospedali napoletani.


«Stamattina - spiega Porta - il lavoro è ripreso in maniera regolare, i lavoratori hanno ripreso a lavare sia qui nello stabilimento di Melito che a Catanzaro. Ci siamo anche assicurati l'appoggio di ditte esterne a cui rivolgerci in caso di emergenza per mancanza di biancheria». A sbloccare lo sciopero è stata la convocazione giunta dalla Regione Campania per un nuovo tavolo con l'assessorato al lavoro a cui parteciperanno i commissari, i sindacati, i delegati della Hospital Service e la Soresa. Il tavolo è stato convocato per il 29 maggio.

Al centro della vertenza il passaggio dell'appalto dall'American Laundry, colpita da interdittiva antimafia e per questo gestita dai commissari, alla Hospital Service: un passaggio che preoccupa da mesi i lavoratori che sanno che non c'è il subentro automatico per legge nella nuova ditta e quindi vogliono chiarezza sul proprio futuro. Come riferito oggi dal Mattino, a causa della protesta si era verificata penuria di biancheria pulita, lenzuola e kit sterili negli ospedali di Napoli.


 La crisi è stata generata dalla completa paralisi delle forniture della American Laundry, azienda di Melito commissariata dallo scorso novembre per l'interdettiva antimafia scattata un anno fa e oggi occupata dai lavoratori in presidio permanente per una dura vertenza che mira al riassorbimento di almeno una parte dei 239 lavoratori impiegati nel sito produttivo in provincia di Napoli da parte della nuova azienda subentrante, la Hospital service di Chieti, arrivata seconda nella originaria gara attribuita alla Laundry. Una strada in salita, in quanto come emerso dal vertice al ministero dell'Economia che si è tenuto a Roma venerdì scorso, la clausola di salvaguardia prevista dalle norme potrebbe in questo caso non essere applicata perché la convenzione è stata siglata un anno prima dell'entrata in vigore dalla legge. La situazione era stata tamponata con forniture provvisorie da aziende private con sedi lontane della Campania, tra cui Catanzaro, ma insufficienti a garantire il totale fabbisogno. Difficoltà che si sono riverberate sulle attività ospedaliere e che avrebbero potuto portare ad una situazione esplosiva. E in alcuni ospedali, segnatamente l'Ospedale del mare, i disagi per i malati erano già stati palesi con la distribuzione di lenzuolini di carta monouso o rifatti i letti con i teli verdi di sala operatoria.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino